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Vaccino anti epatite B (HBV)

Che cos’è il vaccino anti epatite B (HBV)?

L’epatite B è una malattia infettiva causata dal virus Human Epatitis B (HBV), estremamente contagioso e trasmesso attraverso il sangue e i liquidi biologici infetti, come sperma, latte materno, secrezioni vaginali. La trasmissione può avvenire attraverso contatti sessuali o da madre a figlio durante il parto.

E’ importante prestare attenzione anche all’uso di strumenti taglienti, come gli aghi, poiché il virus può rimanere attivo sulle superfici per almeno 7 giorni, o a rasoi, spazzolini e forbici contaminati che possono contagiare attraverso minime lesione della cute o delle mucose

L’infezione colpisce il fegato e può portare ad epatite acuta, fulminante o cronica. una patologia che ha un periodo di incubazione che varia fra 45 e 180 giorni, ma che generalmente si manifesta entro 6 mesi dall’infezione (in alcuni soggetti il virus viene eliminato, in altri, può portare a complicazioni come cirrosi, insufficienza epatica, tumore del fegato).

Il vaccino anti epatite B è un vaccino altamente efficace, offrendo una protezione fino al95% contro il virus. Ad oggi è considerato il metodo più sicuro per proteggersi dalla malattia.

 

Come funziona il vaccino anti epatite B (HBV)?

Il vaccino anti epatite B è prodotto in laboratorio utilizzando un antigene del virus reso inattivo. Per coloro che sono suscettibili a entrambi i virus, è disponibile anche un vaccino combinato anti epatite A ed epatite B. Esiste anche un vaccino combinato che include la protezione contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite e Haemophilus influenzale di tipo B (vaccino esavalente, oggi obbligatorio entro il primo anno di vita). Il vaccino viene somministrato tramite un’iniezione intramuscolare nel deltoide.

 

Quando fare il vaccino anti epatite B (HBV)?

Il vaccino anti epatite B è incluso tra le vaccinazioni obbligatorie per i neonati, da completare entro l’anno di età; in Italia, viene somministrato con il vaccino esavalente al compimento di 2 mesi (dal 61° giorno), di 4 mesi (dal 121° giorno) e di almeno 10 mesi (dal 301° giorno) di vita, in cosomministrazione  con PCV.

Per i nati da madre HBsAg positiva, è necessario somministrare entro le prime 12-24 ore di vita, contemporaneamente alle Ig specifiche, la prima dose di vaccino monovalente anti epatite B; di effettuare la seconda dose di vaccino monovalente a distanza di 4 settimane dalla prima; a partire dalla terza dose dal 61° giorno, di seguire il calendario con il vaccino combinato esavalente

Si consiglia anche di sottoporsi al vaccino anche i soggetti ritenuti a rischio, come operatori sanitari e personale di assistenza, operatori di pubblica sicurezza, pazienti dializzati o che necessitano di trasfusioni, conviventi di soggetti infetti.

 

Effetti collaterali del vaccino anti epatite B (HBV)

Il vaccino anti epatite B è generalmente sicuro, ma dopo la sua somministrazione è possibile che alcune persone sperimentino sintomi lievi come dolore, rossore e gonfiore nella zona di iniezione, febbre e cefalea.

Come per tutti i vaccini, esiste la possibilità che causi reazioni allergiche anche gravi. Si tratta di un’evenienza comunque rara. Il vaccino è sconsigliato per tutti i soggetti che hanno manifestato una reazione allergica a uno o più componenti del vaccino e dovrebbe essere posticipato in caso di malattia febbrile acuta.

 

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