COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
0331 476111

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

ANNULLARE UNA PRENOTAZIONE
0331 476210

Lasciare un messaggio in segreteria telefonica sempre attiva.

Prenotazione
0331 476210

In convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, privato e assicurato.

Centro odontoiatrico
0331 476336

Cisti Pilonidale


La cisti pilonidale, detta anche sinus pilonidalis, ciste sacro-coccigea o ciste all’osso sacro, è un’infezione acuta o cronica che compare solitamente nella regione sacro-coccigea.

Si tratta della formazione di pus (liquido) all’interno di una cavità chiusa (questo processo infiammatorio è detto suppurazione), che compare rapidamente, nel giro di alcuni giorni, con una tumefazione infiammatoria dolorosa. Si verifica di solito in pazienti con peluria ben rappresentata, persone obese oppure in sovrappeso.

Quali sono le cause della cisti pilonidale?

La causa esatta della cisti pilonidale non è ancora certa. Si ammette che i peli si “incarniscano” nel derma a livello della plica interglutea (piega cutanea situata tra le natiche), creando una reazione infiammatoria che si propaga al tessuto cellulare sottocutaneo, a livello del quale si forma una cavità.

Accanto a questi orifizi, posti sulla linea mediana (o della piega interglutea), possono esistere orifizi secondari, laterali rispetto alla linea mediana, corrispondenti a delle ramificazioni suppurate (evoluzione dell’infezione) della cavità cistica primaria.

Diagnosi

La cisti pilonidale (sinus pilonidalis) può essere diagnosticata con la visita specialistica, sulla base dei segni caratteristici in sede coccigea (a livello della piega tra i glutei).

È possibile verificarne la presenza tastando la parte interessata e riscontrando una “pallina” al di sotto della cute, associata alla presenza di una secrezione liquida chiara o di pus. L’area è estremamente dolente alla palpazione e, generalmente, il semplice atto di separare le natiche per esaminare la zona può essere mal tollerato dal paziente.

Trattamento

Il trattamento prevede l’asportazione completa della cisti pilonidale e di un margine minimo di tessuto sano (non infiammato) con successiva:

  • Chiusura diretta, che prevede una sutura dei due lembi di cute con punti staccati. La ferita viene chiusa senza che ci sia comunicazione con l’esterno e la guarigione è, quindi, rapida. Questa tecnica non mette del tutto al riparo dalle recidive, sia immediate sia a lungo termine
  • Trattamento aperto “per seconda intenzione”, durante il quale la ferita resta aperta e tamponata con una garza speciale (cioè “iodata”). Questo metodo garantisce una pulizia più accurata, nei casi di cisti, e raccolte di pus molto estese. In questo caso, la guarigione richiederà cure attente, ripetute e lunghe perché i tempi di guarigione sono mediamente di 6 settimane o anche di più.