La stitichezza o stipsi è un disturbo della defecazione che consiste nella difficoltà di espellere le feci, svuotando tutto o parte dell’intestino.
Secondo L’American College of Gastroenterology, la stitichezza è una defecazione non soddisfacente caratterizzata da evacuazioni non frequenti e/o dal passaggio difficoltoso delle feci per almeno 3 mesi. La stipsi non è una malattia, ma un sintomo comune a molte malattie.
Non è possibile definire con precisione una frequenza di evacuazioni normale.
Vengono considerate fisiologiche 3 evacuazioni alla settimana con un peso medio del bolo fecale di circa 100 grammi. La maggior parte delle persone ritiene che una regolarità intestinale sia un’evacuazione al giorno o a giorni alterni.
La stitichezza può essere:
Stitichezza primaria
- Rallentato transito
- Alterazione della defecazione
Stitichezza secondaria
- Abuso di farmaci: oppiodi, anticolinergici (paracetamolo, FANS, acido acetilsalicilico, antiacidi, antispastici, diuretici, antidepressivi, antistaminici)
- Stile di vita
- Malattie connettivali, batteriche, metaboliche, neurologiche
- Disturbi psichiatrici
Stipsi cronica funzionale: criteri diagnostici di Roma III.
1. In almeno ¼ delle defecazioni degli ultimi 3 mesi, con sintomi insorti almeno 6 mesi prima. Devono sussistere almeno due delle seguenti condizioni:
- Sforzo evacuativo
- Feci dure o bozzolute
- Sensazione di evacuazione incompleta
- Sensazione di ostruzione/blocco anorettale
- Manovre manuali per facilitare l’evacuazione
- Meno di 3 evacuazioni settimanali
2. Feci molli sono presenti raramente, senza l’uso di lassativi 3. Non è associato dolore o fastidio addominale ricorrente (sindrome da colon irritabile) 4. Sintomi non spiegabili con anomalie strutturali o biochimiche.
La Diagnosi
La diagnosi della stipsi è determinata secondo un quadro clinico che depone per una stitichezza, spesso anche soggettiva. Ciò può essere definito grazie al colloquio con il medico, una visita medica completa, l’esplorazione rettale e l’anoscopia.
In aggiunta:
- Manometria ano rettale
- Test di espulsione del pallone rettale
- Rx Defecografia
- Rx Transito intestinale
I Trattamenti
Non esiste una cura, ma un insieme di provvedimenti volti a individuare la causa del sintomo (stipsi) e modificare atteggiamenti comportamentali.
Consigli pratici per il paziente:
- Cercare di andare in bagno sempre alla stessa ora
- Bere una bevanda calda 10 minuti prima di andare alla toilette
- Massaggiare delicatamente la parte inferiore dell’addome nell’attesa dello stimolo
- Assumere sulla tazza del water una posizione il più accovacciata possibile
- Rilassarsi e concentrarsi sul proprio intestino, non restando troppo a lungo nella toilette
- Non reprimere mai lo stimolo durante la giornata
- Non usare lassativi o purganti
- Svolgere un’attività fisica che rinforzi la muscolatura addominale
- Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, preferibilmente acqua
- Seguire una dieta ad alto residuo con almeno 20 grammi di fibre al giorno (frutta, verdura, cereali integrali, crusca, ecc.) ed integrare l’alimentazione quotidiana con prodotti contenenti probiotici, di cui sia stata evidenziata l’efficacia sulla motilità intestinale.
- Biofeedback therapy, ossia l’utilizzo corretto dei muscoli del diaframma della parete addominale e del pavimento pelvico. Riapprendimento della funzione sensoriale della regione anorettale