Il trombo rappresenta una massa solida di fibrina contenente piastrine, globuli rossi e bianchi che va ad ostruire il flusso sanguigno del vaso in cui si è formato.
Quando una parte del trombo (o tutto) si stacca si parla di embolo: tale frammento proseguirà seguendo la circolazione fino a fermarsi, ostruendo così un altro vaso, a distanza dalla trombosi iniziale.
La formazione del trombo è conseguenza di un coagulo di sangue all’interno di un sistema cardiovascolare non interrotto: tale caratteristica lo rende diverso dal coagulo; quest’ultimo infatti si può creare:
- all’esterno del sistema cardiovascolare e in presenza di un’interruzione
- all’interno di un sistema cardiovascolare dopo la morte dell’individuo
In base alla tipologia di vaso soggetto al disturbo, è possibile distinguere due differenti trombosi:
- Trombosi venosa profonda ed embolia polmonare
- Trombosi arteriosa
Trombosi e Tumori
Il paziente candidato ad iniziare o che abbia già avviato un programma terapeutico contro un tumore può necessitare di una prevenzione della trombosi.
E’ ormai ben noto che i tumori aumentano la probabilità di sviluppare una trombosi, in modo diverso in base al tipo di tumore, così come gli stessi farmaci antitumorali presentano un potenziale trombogenico differente da farmaco a farmaco.
Valutare la probabilità di sviluppare una trombosi in ciascun paziente oncologico permette di instaurare una prevenzione allo scopo di ridurre una complicanza purtroppo frequente e, in alcuni casi, molto grave.