Quali sono i tempi di recupero post-intervento? Come si svolge il percorso di riabilitazione? Quanto sport si può praticare dopo l’intervento?
Per rispondere a questi e altri dubbi comuni riguardo l’intervento di protesi di ginocchio abbiamo intervistato il dott. Fabio Zerbinati, Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia di Humanitas Mater Domini di Castellanza e ortopedico anche nei centri medici Humanitas Medical Care.
Intervento di protesi al ginocchio: è possibile risparmiare i legamenti?
Negli interventi di impianto di una protesi monocompartimentale, ossia parziale, le strutture legamentose vengono tutelate; in alcuni casi, nei pazienti che presentano lesioni di crociato, quest’ultimo viene ricostruito durante l’intervento.
Nel caso in cui il paziente abbia l’artrosi di un distretto articolare e il legamento rotto, si esegue sia l’intervento di protesi monocompartimentale sia la ricostruzione legamentosa nella stessa operazione.
Nella maggior parte degli interventi di protesi totale di ginocchio i legamenti crociati vengono rimossi perché la loro funzione viene sostituita dal design della protesi stessa.
Riabilitazione post-intervento: quali sono gli step?
Appena dopo l’intervento di protesi di ginocchio, solitamente in 12/24 ore, il paziente può già camminare; dopo 24 ore può avere inizio un programma di recupero muscolare e di riequilibrio. Entro 3 giorni, è possibile riprendere le principali attività giornaliere, compreso scendere e salire dalle scale.
Una volta ripreso a camminare, viene abbandonata una stampella, in genere dopo 15 giorni con la sostituzione protesica monocompartimentale e 20 giorni con la protesi totale. La guida dell’auto è consentita dopo 15/21 giorni circa dall’intervento.
Dopo circa 30 giorni, si consiglia di abbandonare completamente le stampelle, concentrandosi sull’ottimizzare la postura fino al completo recupero.
Si ricorda che i giorni sono indicativi perché il percorso di riabilitazione è differente per ogni singolo caso.
Dopo 3 mesi dall’intervento è possibile e raccomandato riprendere gradualmente l’attività sportiva, scegliendo tra nuoto oppure bici. Dopo circa 6 mesi, prima di riprendere altri sport, è consigliato un controllo con lo specialista ortopedico per valutare il livello di integrazione della protesi e il livello di recupero. Durante il controllo sarà verificato il recupero muscolare e propriocettivo e potrà essere richiesta una radiografia per valutare il posizionamento della protesi e l’integrazione della stessa con l’osso femorale e tibiale.
Accompagnare il paziente nel percorso di rieducazione al gesto sportivo è fondamentale per il recupero completo. La ripresa delle attività sportive non
coincide con la fine della riabilitazione dell’articolazione operata, poiché è essenziale recuperare anche le alterazioni posturali causate dal periodo di inattività sportiva.
Terminata la riabilitazione, posso praticare qualsiasi attività sportiva?
Lo sport ha effetti benefici, sia dal punto di vista muscolare e propriocettivo sia da quello psicologico e favorisce la resistenza ossea periprotesica, cioè intorno all’impianto, migliorando il metabolismo osseo. Inoltre, la conformazione anatomica del ginocchio lo rende adatto a sopportare gli stress derivanti dalla pratica sportiva (dovuti alla compressione e all’ampiezza del movimento) e a limitarne gli effetti dannosi.
Per il paziente sportivo in Humanitas Mater Domini si utilizzano protesi non cementate, che si integrano con l’osso grazie all’uso di materiali porosi simili all’osso subcondrale. Eliminare il cemento è stato un grande passo avanti perché l’interfaccia protesi-cemento-osso risulta inevitabilmente rigida e più debole se sottoposta a sollecitazioni ripetute.
Una volta che lo specialista di riferimento valuta il raggiungimento di un buon recupero muscolare e un’integrazione protesica ottimale, è consigliabile tornare a praticare regolarmente sport.
Quale sport si consiglia?
Dopo un intervento al ginocchio solitamente consiglio ai pazienti un’attività indoor per ridurre i rischi di cadute o infortuni. Tuttavia, la scelta dell’attività sportiva dipende dell’effettivo recupero articolare raggiunto e del trofismo muscolare recuperato, nonché dalle preferenze del paziente stesso.
In linea generale, sono consigliati il ciclismo, il nuoto, la camminata veloce o il golf, mentre sono da evitare sport da contatto, come le arti marziali, il football o il rugby.
Esistono anche sport che non sono né vietati né raccomandati, ma la cui pratica deve essere discussa con il proprio specialista di riferimento. Ad esempio tennis e sci possono essere praticati se il paziente ha buona padronanza del gesto sportivo, mentre la corsa è consentita limitandosi a brevi distanze.
Protesi di ginocchio: dall’intervento alla fisioterapia, il percorso innovativo in Humanitas Mater Domini
In Humanitas Mater Domini la robotica affianca gli specialisti in tutte le fasi del percorso di cura, dall’analisi pre-operatoria alla riabilitazione, rendendo l’intervento ancora più personalizzato, con ricostruzioni tridimensionali sulla base dell’anatomia del paziente e garantendo un più veloce recupero.
Per maggiori informazioni riguardo il percorso è possibile consultare la pagina dedicata a questo link.
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