L’asma è una condizione respiratoria caratterizzata da un’ infiammazione cronica dei bronchi associata ad una iperreattività bronchiale, ovvero i bronchi reagiscono a vari stimoli (allergeni, esercizio fisico, infezioni, fumo, condizioni climatiche estreme, sostanze irritanti e inquinanti atmosferici) restringendosi (broncospasmo).
Si tratta di una malattia con differenti caratteristiche cliniche e immunologiche, che determinano diversi fenotipi (manifestazioni cliniche della malattia) che vengono definiti da caratteristiche come età di insorgenza, gravità, risposta ai trattamenti e meccanismi infiammatori. I fenotipi più comuni, ad esempio, sono asma allergico e asma non allergico.
I principali sintomi dell’asma sono:
- tosse
- difficoltà respiratoria
- respiro sibilante
- senso di costrizione al torace
Questi sintomi non sempre si manifestano contemporaneamente e possono variare nel tempo e nell’intensità.
La diagnosi dell’asma, l’individuazione di un trattamento mirato e il monitoraggio attraverso visite di controllo sono essenziali per garantire a chi ne soffre una buona qualità della vita. Il FeNO test può svolgere un ruolo prezioso in ciascuna di queste fasi del percorso.
Approfondiamo come funziona questo test con il dottor Massimiliano Appodia, pneumologo in Humanitas Mater Domini.
Che cos’è il FeNO test e come si esegue?
L’ossido nitrico (NO) è una molecola normalmente presente nell’aria espirata (FeNO), ma quando la sua concentrazione aumenta nelle vie aree, suggerisce un’infiammazione eosinofila/allergica, ovvero un’infiammazione caratterizzata da un’elevata presenza di eosinofili, un tipo di globuli bianchi che svolgono un ruolo nella risposta immunitaria alle allergie.
La misurazione del FeNO è una procedura standardizzata non invasiva che richiede una collaborazione da parte del paziente. Quest’ultimo, infatti, inspira profondamente a bocca aperta per poi espirare per 10 secondi in un boccaglio collegato allo strumento, in maniera costante con una determinata forza. In questo modo, si ottiene un risultato immediato della presenza dell’infiammazione bronchiale e della sua entità.
FeNO test e vantaggi nella gestione dell’asma
L’obiettivo nella gestione dell’asma è tenere sotto controllo la malattia, monitorando e moderando i sintomi, l’infiammazione e la funzione respiratoria, allontanando in questo modo il rischio di riacutizzazioni.
Nel percorso di cura, dunque, il FeNO test può avere diversi vantaggi:
- Definisce il percorso diagnostico: in presenza di sintomi riconducibili all’asma, elevati valori di FeNO possono rafforzare il sospetto di asma, che dovrà essere confermato dai test di funzionalità respiratoria (spirometria, test di broncodilatazione, test di broncoprovocazione).
- Permette la fenotipizzazione dei pazienti asmatici in base al tipo di infiammazione delle vie aeree, favorendo la diagnosi differenziale tra asma eosinofila/allergica e asma non eosinofila/allergica.
- Consente di prevedere la risposta al trattamento farmacologico: elevati valori di FeNO evidenziano una risposta positiva all’attuazione di un trattamento con corticosteroidi inalatori.
- Aiuta a monitorare l’efficacia della terapia: elevati valori di FeNO durante le visite periodiche di monitoraggio indicano uno scarso controllo dell’asma e questo consente allo specialista allergologo o pneumologo di rimodulare il trattamento in corso.
- In caso di asma grave, la misurazione del FeNO, insieme ad altri parametri, permette di impostare un trattamento basato su farmaci biologici.