Il Cloramfenicolo viene utilizzato nel trattamento di alcune gravi infezioni causate da batteri. In genere, è impiegato nei casi in cui non possono essere utilizzati altri antibiotici.
Come funziona il Cloramfenicolo?
Il Cloramfenicolo esercita un’azione batteriostatica: blocca la creazione delle proteine da parte dei batteri, senza uccidere gli stessi.
Come si assume il Cloramfenicolo?
Il Cloramfenicolo viene somministrato per via endovenosa. Il trattamento viene effettuato in ospedale; in genere prevede una somministrazione ogni sei ore e la sua durata è variabile da caso a caso.
Nel momento in cui le condizioni del paziente migliorano, il medico può decidere di completare la terapia utilizzando un altro antibiotico.
Effetti collaterali del Cloramfenicolo:
Nei bambini prematuri, nei neonati e nei figli delle donne che hanno ricevuto cloramfenicolo durante il parto, il farmaco può provocare la cosiddetta “sindrome del bambino grigio”. I suoi possibili sintomi, che in genere compaiono dopo 3-4 giorni di trattamento, includono gonfiori di stomaco, vomito, cianosi (colorazione bluastra della cute dovuta alla carenza di ossigeno nel sangue), pressione bassa e difficoltà respiratorie. Nel peggiore dei casi questa condizione può essere fatale.
Fra gli altri possibili effetti collaterali del cloramfenicolo sono inclusi:
- nausea
- vomito
- diarrea
- piaghe sulla lingua o nel cavo orale
- mal di testa
- depressione
- stato confusionale
È importante contattare subito un medico nel caso in cui la terapia a base di bleomicina scateni:
- orticaria
- eruzioni cutanee
- prurito
- gonfiore di volto, gola, lingua, labbra, occhi, mani, piedi, caviglie o polpacci
- raucedine
- difficoltà a deglutire o di repirazione
- feci liquide o con sangue
- crampi allo stomaco
- dolori o debolezza muscolare
- sudorazioni
- intorpidimento, dolore o pizzicore a braccia o gambe
- improvvisi problemi alla vista
- dolore nel muovere gli occhi
Avvertenze
Prima del trattamento con cloramfenicolo è importante informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo o ai suoi eccipienti
- di eventuali trattamenti precedenti con cloramfenicolo
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare anticoagulanti, aztreonam, cefalosporine, vitamina B12, acido folico, integratori di ferro, antidiabetici orali, fenobarbital, fenitoina, rifampicina e medicinali che possono ridurre il numero di cellule del sangue
- se si soffre (o si ha sofferto) di malattie renali o epatiche
- in caso di gravidanza o allattamento al seno
È importante informare chirurghi o dentisti di eventuali terapie con cloramfenicolo.