L’Olio di Ricino è impiegato come lassativo nel trattamento della stipsi occasionale. Era una sostanza molto diffusa in passato, dal momento che si tratta di un tipo di lassativo piuttosto forte, un cosiddetto “purgante” che rientra tra i lassativi ad azione irritante/stimolante.
Come funziona l’Olio di Ricino?
L’Olio di Ricino viene estratto dai semi di Ricinus Communis, una pianta arborescente che appartiene alla famiglia delle Euforbiacee. Si tratta di un olio dal sapore molto sgradevole, quasi incolore, e molto denso.
Viene impiegato in massima parte come purgante, in quanto contiene ricinoleina per l’80% e trigliceride dell’acido ricinoleico. Le caratteristiche chimiche che contraddistinguono l’Olio di Ricino lo dotano di proprietà estremamente rare in natura. Mediante l’azione esercitata dall’Acido Ricinoleico, l’Olio di Ricino agisce favorendo la secrezione di acqua e sali da parte dell’intestino tenue, aumentando la peristalsi intestinale e favorendo il transito delle feci verso l’esterno e l’espulsione delle feci stesse. Di norma l’effetto lassativo si manifesta dopo 6-12 ore dall’assunzione mediante l’emissione di scariche di feci semiliquide.
I semi di ricino inoltre contengono una sostanza tossica – la ricina – che può provocare vomito, convulsioni, aritmie ed emorragie gastrointestinali fino ad arrivare al coma e alla morte. L’ingestione anche di pochi semi di ricino può essere fatale a causa della presenza della ricina e dell’alcaloide ricinina, un’altra sostanza tossica.
Come si assume l’Olio di Ricino?
L’Olio di Ricino si assume per via orale.
Effetti collaterali dell’Olio di Ricino
In genere l’uso prolungato di qualsiasi categoria di lassativi irritanti/stimolanti può portare ad assuefazione perché l’intestino smette di funzionare in modo adeguato e la peristalsi si riduce moltissimo, portando a una condizione nota come “intestino pigro”. Dal momento che i lassativi inducono contrazioni peristaltiche molto energiche, se assunto per periodi di tempo eccessivamente lunghi questo principio attivo può danneggiare o alterare la capacità di contrazione della muscolatura del colon, che non è più in grado di contrarsi in maniera autonoma. Inoltre l’impiego dell’Olio di Ricino come lassativo – qualcosa di molto diffuso fino a pochi decenni fa – può provocare diarrea, dolori addominali, disidratazione, malassorbimento.
Alcune sostanze tossiche naturalmente contenute nell’Olio di Ricino possono provocare vomito, emorragie gastrointestinali, convulsioni e aritmie, fino a portare a conseguenze estremamente severe come il coma e la morte.
Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo dell’Olio di Ricino
L’Olio di Ricino è un rimedio fitoterapico che non andrebbe mai assunto dai bambini al di sotto dei due anni, né dalle donne in gravidanza, dal momento che può causare forti contrazioni uterine. Deve inoltre essere assunto a digiuno.
È controindicato nei soggetti che soffrono di disturbi gastrointestinali diversi dalla stitichezza occasionale (colite, intestino irritabile, occlusione intestinale).