Il Pantoprazolo agisce riducendo la produzione di acidi nello stomaco, ed è un inibitore della pompa protonica.
A cosa serve il Pantoprazolo?
Il Pantoprazolo è impiegato per ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo, in modo da consentire la guarigione dell’esofago e prevenire ulteriori danni. Si tratta di un farmaco utilizzato in prevalenza nel trattamento di condizioni quali la Sindrome di Zollinger-Ellison, nonché nel trattamento di altre condizioni in cui lo stomaco produce troppi acidi.
Come si assume il Pantoprazolo?
Il Pantoprazolo può essere assunto sotto forma di granulato per sospensioni o compresse a rilascio ritardato per via orale. Un sondino nasograstrico inoltre consente l’assunzione delle sospensioni. Le compresse di Pantoprazolo vanno assunte 1 o 2 volte al giorno. Il granulato può essere disciolto anche in succo o polpa di mela e deve essere assunto 30 minuti prima dei pasti, di solito 1 o 2 volte al giorno.
Effetti collaterali del Pantoprazolo
Se prevede l’assunzione in dosi elevate o per periodi di tempo superiori ad un anno, l’assunzione di inibitori della pompa protonica può aumentare il rischio di fratture dell’anca, del polso o della colonna vertebrale. Inoltre, la parete dello stomaco può essere indebolita dall’assunzione di Pantoprazolo per lunghi periodi, e i livelli ematici di vitamina B12 possono essere ridotti.
Tra gli altri potenziali effetti avversi del Pantoprazolo si segnalano:
- costipazione
- dolori alle articolazioni
- gas
- mal di testa
- nausea
- vomito
Un medico andrebbe contattato immediatamente in caso di:
- battito cardiaco irregolare, accelerato o pesante
- capogiri
- convulsioni
- difficoltà a respirare o difficoltà a deglutire
- febbre
- formazione di vesciche o esfoliazione della pelle
- gonfiore di occhi, volto, labbra, bocca, gola o lingua
- grave diarrea con feci acquose
- mal di stomaco
- orticaria
- prurito
- rash
- raucedine
- sensazione di testa leggera
- spasmi muscolari
- stanchezza eccessiva
- tremori incontrollabili
Controindicazioni e avvertenze sull’utilizzo del Pantoprazolo
Prima dell’assunzione del Pantoprazolo è buona norma avvisare il medico:
- di eventuali allergie al farmaco, ai suoi principi attivi o a Dexlansoprazolo, Esomeprazolo, Lansoprazolo, Omeprazolo, Raberazolo o altri farmaci;
- degli altri medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, ricordandosi soprattutto di menzionare antibiotici, anticoagulanti, Atazanavir, Digossina, diuretici, integratori di ferro, Ketoconazolo, Metotressato e Nelfinavir;
- se in passato si ha sofferto o ancora si soffre di bassi livelli ematici di magnesio o di infezioni da Helicobacter pylori;
- si è in stato di gravidanza o si pratica l’allattamento naturale al seno.