Il Rabeprazolo agisce diminuendo la quantità di acidi secreti dallo stomaco, in quanto è un inibitore della pompa protonica.
A cosa serve il Rabeprazolo?
Il Rabeprazolo trova impiego nella riduzione dei sintomi del reflusso gastroesofageo per aiutare la guarigione dell’esofago e evitarne un ulteriore danneggiamento. Questa sostanza può essere impiegata nel trattamento dei disturbi quali la sindrome di Zollinger-Ellison, degli altri disturbi caratterizzati da eccessiva produzione di acidi da parte dello stomaco, e nel trattamento delle ulcere.
Assunto in combinazione con altri farmaci può essere utilizzato anche per eradicare l’Helicobacter pylori.
Come si assume il Rabeprazolo?
La somministrazione del Rabeprazolo ha luogo per via orale, sotto forma di compresse a rilascio ritardato. Le compresse non vanno né rotte né masticate, ma deglutite intere con acqua.
Il Rabeprazolo va assunto al mattino, dopo la colazione, se è utilizzato per il trattamento dell’ulcera. Se è invece abbinato a farmaci impiegati per contrastare l’Helicobacter pylori va somministrato due volte al dì, a colazione e a cena, per una settimana.
Effetti collaterali del Rabeprazolo
Se il trattamento con Rabeprazolo prosegue per oltre un anno, oppure se sono previsti dosaggi elevati, è possibile un aumento del rischio di fratture della colonna vertebrale, dell’anca o del polso. Infatti, l’assunzione di inibitori della pompa protonica può aumentare questi rischi.
Fra i potenziali effetti collaterali del Rabeprazolo si segnalano:
- costipazione
- gas
- mal di gola
- mal di testa
- nausea
- vomito
Il medico va contattato con la massima urgenza se si verifica uno dei seguenti effetti collaterali:
- battito cardiaco irregolare, accelerato o pesante
- capogiri
- convulsioni
- difficoltà respiratorie o difficoltà a deglutire
- febbre
- rash
- sensazione di testa leggera
- spasmi muscolari
- stanchezza eccessiva
- tremori incontrollabili
- vesciche o esfoliazione della pelle
- gonfiore di occhi, volto, bocca, labbra, lingua o gola
- grave diarrea con feci acquose
- mal di stomaco
- orticaria
Controindicazioni e avvertenze del Rabeprazolo
In caso di assunzione di Rabeprazolo medico andrebbe sempre informato:
- di allergie al farmaco, ai suoi eccipienti, o a Dexlansoprazolo, Esomeprazolo, Lansoprazolo, Omeprazolo o Pantoprazolo;
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, ricordando di menzionare antibiotici, anticoagulanti, Atazanavir, Ciclosporina, Digossina, diuretici, Ketoconazolo, integratori di ferro e Metotressato;
- si è in stato di gravidanza o si pratica l’allattamento naturale al seno;
- se in passato si ha sofferto o ancora si soffre di bassi livelli ematici di magnesio o di malattie epatiche.