Il Salbutamolo è un farmaco che agisce inducendo l’apertura e il rilassamento delle vie respiratorie che conducono verso i polmoni, ovvero è un broncodilatatore. La sua azione permette di respirare più facilmente.
A cosa serve il Salbutamolo?
Il Salbutamolo è impiegato nella prevenzione e nel trattamento delle difficoltà respiratorie, del senso di oppressione al torace, ma anche del respiro sibilente, nonché di condizioni polmonari quali la broncopneumopatia ostruttiva cronica, l’asma e i sintomi loro associati, quali la tosse.
Come si assume il Salbutamolo?
L’assunzione del Salbutamolo ha luogo per via orale. Il farmaco viene assunto in sciroppo o compresse, di norma non più di 3 o 4 dosi al giorno. É possibile assumerlo anche sotto forma di compresse a rilascio prolungato, che vanno assunte con abbondante acqua, o con un’altra bevanda non alcolica, senza masticarle o dividerle una volta ogni 12 ore.
Il medico potrebbe prescrivere una dose inizialmente bassa di Salbutamolo, aumentando le dosi di farmaco da assumere in maniera progressiva.
Effetti collaterali del Salbutamolo
Fra i possibili effetti collaterali del Salbutamolo si segnalano:
- crampi muscolari
- difficoltà ad addormentarsi o a rimanere sveglio
- mal di testa
- nausea
- nervosismo
- pallore
- perdita di sangue dal naso
- tremori incontrollabili
- variazioni dell’appetito
- improvvisi cambiamenti d’umore
- instabilità
- iperattività
- vertigini
Un medico andrebbe contattato senza esitazione nel caso in cui l’assunzione del farmaco dia luogo a:
- aumento delle difficoltà respiratorie
- dolore al petto
- gonfiori a faccia, gola, lingua, labbra, occhi, mani, piedi, caviglie o polpacci
- orticaria
- battito del cuore accelerato, irregolare o pesante
- difficoltà a deglutire
- prurito
- raucedine
- vesciche o rash cutanei
Controindicazioni e avvertenze associate all’uso di Salbutamolo
Prima di iniziare una terapia con Salbutamolo sarebbe consigliabile avvisare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo o ad altri farmaci;
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare beta-bloccanti, Digossina, diuretici, Epinefrina, farmaci orali o inalatori contro l’asma, medicinali per il raffreddore e, anche se assunti nelle settimane precedenti, antidepressivi o inibitori della monoammino ossidasi;
- in caso di irregolarità della frequenza cardiaca, malattie del cuore, pressione alta, ipertiroidismo, diabete o convulsioni;
- se si è in stato di gravidanza o si pratica l’allattamento al seno.