Che cos’è e a che cosa serve l’ECMO?
Acronimo inglese di ExtraCorporeal Membrane Oxygenation (Ossigenazione extracorporea a membrana), consiste in una procedura di circolazione extracorporea cui si ricorre come supporto per i pazienti affetti da insufficienza cardiaca o respiratoria.
Grazie all’ECMO è possibile affidare in modo temporaneo le funzioni di cuore e polmoni a un macchinario esterno ed intervenire con un trattamento medico sul paziente.
Come funziona l’ECMO?
Questa procedura si avvale di un macchinario cuore-polmone molto simile a quello della circolazione extra-corporea. Il circuito, tramite un tubo e una pompa, preleva del sangue dal paziente e lo immette nel polmone artificiale; qui il sangue subisce un processo di ossigenazione (con rimozione di anidride carbonica) per poi essere reimmesso in circolo nell’organismo.
Il prelievo sanguigno avviene sempre dal circolo venoso. La reintroduzione del sangue ossigenato, invece, può avvenire sia nel circolo venoso (ECMO veno-venosa) sia in quello arterioso (ECMO veno-arteriosa).
L’ECMO è pericolosa o dolorosa?
Attesa la fondamentale importanza degli organi coinvolti, l’ECMO è una procedura invasiva e pertanto non priva di rischi.