Per comprendere la formazione di un prolasso è utile spere che il retto è costituito da dei foglietti o strati che lo avvolgono e scorrono l’uno sull’altro.
Lo scorrimento patologico di questi foglietti è alla base della formazione del prolasso, che può essere mucoso rettale o rettale completo.
Prolasso mucoso rettale: scivolamento durante l’evacuazione della mucosa (primo strato) nel retto per scorrimento sulla sottomucosa (secondo strato).
Prolasso rettale completo: gli strati della parete rettale possono scivolare uno sull’altro (come un canocchiale), spingendosi verso l’orifizio anale.
Il prolasso rettale completo si può classificare in:
- prolasso pre-anale o retto-rettale: l’apice del prolasso non raggiunge il canale rettale
- prolasso intra-anale o ano rettale: l’apice del prolasso si impegna nel canale anale senza fuoriuscire all’esterno
- prolasso esterna: l’apice del prolasso fuoriesce all’esterno dell’ano
Quali sono le cause di un prolasso rettale?
Le cause del prolasso sono:
- Stipsi o stitichezza (sforzi evacuatori lunghi e intensi)
- Conseguenza tardiva del parto (per debolezza delle strutture di sostegno)
- Processo di invecchiamento per debolezza dei legamenti di sostegno
- Malfunzionamento della muscolatura del pavimento pelvico
- Malattie neurologiche (lesioni del midollo spinale, neuropatie, miopatie)
- Predisposizione genetica (raro)
Quali sono i sintomi di un prolasso rettale?
I sintomi del prolasso sono:
- Comparsa di tessuto che sporge dal retto
- Difficoltà alla emissione delle feci
- Sensazione di incompleta evacuazione
- Emissione in più volte di scarsa quantità di feci
- Prolungato ponzamento (spinta evacuatoria), fino alla necessità di eseguire manovre di svuotamento manuale per consentire l’evacuazione
- Senso di peso anale e perineale che tende ad accentuarsi con la stazione eretta e dopo l’evacuazione
- Tenesmo (sensazione di dover evacuare anche con ampolla rettale vuota)
- Prurito
- Dolore addominale e sacrale
- Sanguinamento durante l’evacuazione, perdita di muco, ano umido
- Difficoltà a trattenere i gas e le feci, sottoforma di vera e propria incontinenza (28-88% dei casi)
- Stipsi nel 15-65% dei pazienti
- Lesione nervosa secondaria da stiramento cronico (neuropatia del pudendo) con associazione di un perineo discendente
- Associazione di altri disturbi dell’apparato genito-urinario: prolassi genitali, vescicali (cistocele) con o senza associata incontinenza urinaria.
La Diagnosi
Il prolasso rettale si diagnostica sia raccogliendo informazioni sulla storia clinica del paziente sia con esami specifici, quali: esame anorettale completo, defecografia, defeco-RM, manometria anorettale.
Il Trattamento
Il trattamento del prolasso può essere, a seconda dei casi, conservativo o chirurgico. La scelta di trattamento dipende dalla tipologia di prolasso e dal suo grado di gravità.
Il trattamento conservativo prevede delle misure da adottare quando il prolasso è agli inizi, volte a migliorare sintomi e cause del diturbo:
- Dieta ricca di fibre
- Bere molta acqua
- Assumere lassativi
Il trattamento chirurgico prevede l’utilizzo due differenti approcci: addominale o perineale.
Per ciascun approccio, esiste un numero elevato di metodiche d’intervento diverse. La scelta della metodica più appropriata è fatta dal chirurgo, in base alla caratteristiche del paziente (età, sesso, sintomi ecc.) e al tipo di prolasso rettale.