COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
0331 476111

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

ANNULLARE UNA PRENOTAZIONE
0331 476210

Lasciare un messaggio in segreteria telefonica sempre attiva.

Prenotazione
0331 476210

In convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, privato e assicurato.

Centro odontoiatrico
0331 476336

Prolattinoma


Il prolattinoma è un adenoma ipofisario che produce prolattina.

Un’iperprolattinemia cronica induce nella donna alterazioni del ciclo mestruale e infertilità; è frequente la presenza di galattorrea spontanea o provocata. Come conseguenza dell’ipoestrogenismo cronico e di lunga durata, possono essere presenti dispareunia ed osteoporosi.

Nel maschio vengono riscontrati impotenza, riduzione o perdita della libido, riduzione della quantità di liquido seminale e, più raramente, oligospermia; possono essere presenti ginecomastia e galattorrea.

La Diagnosi

La diagnosi di iperprolattinemia e di adenoma prolattina-secernente si basa su esami di laboratorio e radiologici.

Dato che la prolattina è un ormone pulsatile ed influenzabile dallo stress, la diagnosi deve essere effettuata su campionamenti ripetuti a distanza di 15-20 minuti.

Vanno sempre escluse cause di iperPRL iatrogena, frequentemente causata da farmaci.

In presenza di elevati livelli di prolattina (PRL) ed assenza di sintomi correlati, occorre considerare la possibile presenza di macroprolattinemia, che può indurre valori falsamente elevati di PRL.

Dopo aver confermato la presenza di iperPRL sul piano biochimico, è necessario uno studio morfologico della regione ipotalamo-ipofisaria. L’esame di elezione è la risonanza magnetica con gadolinio. La risonanza magnetica trova anche indicazione nel follow-up delle lesioni, in particolare dopo trattamento.

La Terapia

I farmaci agonisti dopaminergici hanno l’obiettivo di ridurre i valori di PRLemia, ridurre il volume della neoplasia (soprattutto nei pazienti con macroadenoma) e ripristinare una normale funzione gonadica.

In casi selezionati o in seconda scelta si può ricorrere a terapia chirurgica o radiante.

Unità Operative