Terzi in agopuntura. Dopo Cina e Giappone, l’Italia conquista la medaglia di bronzo per diffusione di questa specialità. Oltre 6 milioni di italiani, infatti, ricorrono a questo trattamento per curare i disturbi più disparati, magari combinandoli con la medicina occidentale. Sono le donne le maggiori estimatrici di questa terapia (circa l’80%), contro circa il 20% di uomini, come confermano i dati forniti dall’Associazione italiana Agopuntura.
Una medicina antica a servizio dei disturbi della vita moderna
Detta anche Cura con l’ago d’oro, l’agopuntura nasce circa 3.000 anni fa nell’area geografica a cavallo di Cina, Tibet e Mongolia. Nel tempo, questa pratica si è diffusa anche in Occidente fino ad integrarsi con la medicina tradizionale.
Terapia del dolore, disturbi neurologici, otorinolaringoiatrici, dermatologici, digestivi, ematici, urogenitali, cardiovascolari, ginecologici ed ostetrici: a questi e molti altri problemi risponde l’agopuntura.
Gli effetti dell’agopuntura sono dunque molti: all’effetto antidolorifico e antinfiammatorio, si accompagna la possibilità di agire sulla regolazione a livello endocrino.
Pur non sconfiggendo lo stress, l’agopuntura permette di attenuarne gli effetti negativi ed i sintomi, sciogliendo la tensione muscolare che si manifesta con rigidità cervicale, cefalea, dolore lombo-sacrale, disturbo gastro-intestinali, problemi ginecologici, ecc.
Anche ansia e attacchi di panico possono essere arginati dall’agopuntura, contribuendo alla dispersione dei sovraccarichi energetici e calmando la mente.
Un ultimo ma rilevante vantaggio dell’agopuntura, è la sua complementarietà con altre terapie e trattamenti, per una migliore e più profonda cura dei disturbi. Sottoporsi a sedute con l’agopuntore, infatti, non esclude di poter parallelamente affidarsi anche alla medicina tradizionale, in una azione combinata e curativa. Oriente e Occidente si incontrano al Centro.