Il 19 marzo Humanitas Mater Domini ha ospitato la quinta edizione dell’ESRA Day, il corso dell’European Society of Regional Anesthesia & Pain Therapy (ESRA), la Società Scientifica costituita dagli esperti europei dell’anestesia loco regionale e della terapia del dolore.
Il Congresso si è svolto simultaneamente in numerose città europee e in cinque città italiane (Castellanza, Parma, Roma, Civitanova Marche e Palermo) con un programma scientifico caratterizzato da collegamenti in streaming che hanno unito Europa e Italia con approfondimenti sulle nuove e più moderne tecniche dell’anestesia loco regionale applicata alla chirurgia senologica, ostetrica-ginecologica e ortopedica. Tra i temi discussi, anche la prevenzione e gestione delle lesioni nervose associate a blocchi nervosi.
“È stato un orgoglio per me e per l’ospedale Humanitas Mater Domini ospitare la quinta edizione dell’ESRA Day, una giornata dedicata all’incontro e al confronto sulle nuove metodiche dell’anestesia loco regionale con gli specialisti europei e italiani. Il corso ha coniugato approfondimenti teorici e lezioni frontali con workshop e live demo che hanno permesso ai partecipanti di osservare da vicino le nuove tecniche anestesiologiche”, commenta il dottor Enrico Barbara (past president ESRA Italia e Membro ESRA Executive Board), Direttore Scientifico del corso e Responsabile della Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Castellanza.
L’anestesia loco-regionale: cos’è?
L’anestesia loco-regionale è una tecnica anestesiologica che viene eseguita quotidianamente nelle sale operatorie per molti tipi di interventi, tra cui quelli di Chirurgia Generale, Ortopedica, Urologica, Ginecologica. Permette di addormentare solo la zona interessata dall’intervento e non la persona nella sua totalità.
“L’anestesia loco-regionale porta con sé vantaggi non indifferenti: in primis, consente di migliorare il controllo del dolore post-operatorio, riducendo considerevolmente l’uso di farmaci analgesici e in particolare modo gli oppioidi, ma non solo. A differenza dell’anestesia totale, questa tecnica permette di ridurre gli effetti collaterali più frequenti, come nausea e vomito post-operatori, e al paziente di poter tornare a muoversi con maggior velocità e di ridurre i tempi di degenza in ospedale. Infine, tra i vantaggi più importanti, una diminuzione degli eventi cardio circolatori e quindi una miglior gestione del rischio clinico del paziente”, spiega il dottor Barbara.