In occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna (22 aprile 2022), gli ospedali Humanitas e i centri medici Humanitas Medical Care rispondono all’invito di ONDA – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere con un calendario di iniziative per la salute femminile. Dal 19 al 30 aprile gli specialisti di Milano, Torino, Bergamo, Castellanza e Catania saranno al fianco delle donne con visite, consulti ed incontri gratuiti, per promuovere l’informazione, la prevenzione e l’importanza di una medicina a misura di donna, sempre più attenta alle differenze di genere.
Oltre 300 visite e consulti gratuiti: dalla senologia alla ginecologia, dalla dermatologia alla cardiologia, dall’endocrinologia alla proctologia per la salute del pavimento pelvico fino alla reumatologia e alla psicologia.
Il calendario è consultabile su https://pinkunion.fondazionehumanitasricerca.it/news/aprile-pink-per-la-salute-delle-donne/
Le iniziative di Humanitas Mater Domini
MERCOLEDÌ 20 APRILE
Dalle 11.30 alle 13.00
Nutrizione e ritmo circadiano. La tua alimentazione lo rispetta?
Un consulto con la dottoressa Laura Carabelli, dietologa
Dalle 14.00 alle 15.30
Pap test gratuito (esaurito)
GIOVEDÌ 21 APRILE
Dalle 15:30 alle 17:30
Menopausa e i cambiamenti della donna
Un consulto con la dottoressa Elena Corradini, ginecologa
Dalle 20.30 alle 21.30 presso l’Auditorium dell’edificio 3 di Humanitas Mater Domini, incontro a tema “Disturbi del comportamento alimentare. Il ruolo della nutrizionista” con la dottoressa Marzia Sucameli, nutrizionista
(50 posti disponibili)
SABATO 23 APRILE
Dalle 10.00 alle 12.00
Le infezioni vaginali
Un consulto con la dottoressa Vanda Bianco, ginecologa
È possibile consultare gli eventi e prenotare online al seguente link. I posti sono limitati ed è possibile prenotare una sola iniziativa a persona.
Informazione, prevenzione e Ricerca per combattere i ritardi di Covid-19
I dati raccolti dall’Osservatorio nazionale screening* da gennaio 2020 a maggio 2021 confrontati con quelli del 2019, prima che il Covid entrasse nelle nostre vite, raccontano di un calo pari al 28,5% degli screening effettuati. Tra questi, quasi un milione di mammografie in meno (817.000), che si traducono in una stima di 3.558 diagnosi di tumore al seno non effettuate e un ritardo accumulato di circa cinque mesi, e 784.760 screening della cervice in meno con HPV test che ha sostituito il Pap test, e una stima di 3.504 diagnosi di tumori della cervice non effettuati.
Anche il tumore al colon ha registrato un cambio di “genere”, diventando la seconda “emergenza” nel mondo femminile (20.000 casi), dopo il tumore al seno (55.000), ma con una mortalità ancora piuttosto alta e con un ritardo di diagnosi accumulato di circa sei mesi. E se la sopravvivenza a cinque anni per il tumore al seno raggiunge quasi il 90% delle pazienti, per il tumore al colon cala drasticamente a poco più del 65% (fonte Aiom 2021).
“Pink Union”, la Ricerca Humanitas a misura di donna
La Ricerca lavora per rendere le cure sempre più efficaci, impiegando le nuove conoscenze e l’innovazione per fornire soluzioni specifiche, in grado di considerare le differenze tra donne e uomini nella malattia come nella salute: cambiano sintomi, percorsi diagnostici e necessità terapeutiche, così come la prevalenza delle malattie e i tassi di mortalità.
“Pink Union” è il progetto di Fondazione Humanitas per la Ricerca interamente dedicato salute femminile e rappresenta l’impegno di medici e ricercatori che ogni giorno lavorano per costruire un futuro più sicuro e sereno, dove prevenire le malattie è più facile, le terapie sono su misura e le cure sempre meno invasive e più efficaci.
Tra gli studi, realizzati in stretta collaborazione con l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e con tutti gli ospedali e centri medici Humanitas, il progetto guidato dal prof. Maurizio D’Incalci, capo del Laboratorio di Farmacologia antitumorale di Humanitas, che ha l’obiettivo di anticipare la diagnosi del tumore ovarico. Intercettare precocemente questo “killer silente” – i cui sintomi non sono specifici e quando viene scoperto nell’80% dei casi è già molto diffuso – può contribuire a consentire la guarigione completa. Il progetto mira ad individuare precocemente la patologia attraverso uno dei test di screening più conosciuti, il Pap Test, eseguito per rilevare il tumore della cervice.