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Autopalpazione: come riconoscere i cambiamenti del seno

L’autopalpazione è un prezioso strumento per conoscere il proprio seno e notarne i cambiamenti.  Si tratta di una pratica considerata tra i primi step del percorso di prevenzione del tumore al seno, in associazione ad altre visite ed esami di screening.

Quali sono i consigli per eseguire correttamente l’autopalpazione? Quando iniziare? Approfondiamo l’argomento con Silvia Città e Samantha Galimberti, ostetriche di Humanitas Mater Domini e dei centri medici Humanitas Medical Care.

Autopalpazione del seno: quando iniziare?

L’autopalpazione è il primo passo verso la prevenzione del tumore del seno. Si esegue a casa e può essere inserita nella routine quotidiana. Conoscere il proprio corpo, infatti, è fondamentale per rendersi conto della presenza di eventuali anomalie o cambiamenti che possono essere il primo campanello d’allarme per richiedere una visita specialistica. 

Il consiglio è eseguire l’autopalpazione a partire da 20 anni, almeno una volta  al mese, quando il seno è più morbido. Il periodo ideale, quindi, è quello che va dal settimo al quattordicesimo giorno del ciclo mestruale, calcolati a partire dal primo giorno di mestruazioni. Durante la menopausa, invece, l’autopalpazione può essere eseguita in qualsiasi giorno del mese.

La regolarità è importante. Solo con il passare del tempo, infatti, è possibile riconoscere le caratteristiche del proprio seno e intercettare in modo tempestivo eventuali cambiamenti. 

Come si esegue l’autopalpazione?

Per prima cosa bisogna posizionarsi in piedi di fronte a uno specchio e osservare il proprio seno, dapprima tenendo le braccia lungo i fianchi e, successivamente, alzandole. Le caratteristiche del seno da prendere in considerazione sono la forma, le dimensioni e la consistenza della pelle, nonché la presenza di secrezioni dai capezzoli o rossore della cute.
Dopo il primo momento di osservazione, inizia la pratica: mantenendosi in piedi di fronte allo specchio si porta una mano dietro la testa e si posiziona l’altra di piatto sul seno corrispondente al braccio alzato. A questo punto si esegue la palpazione con movimenti a spirale e raggiera, intorno al capezzolo, e dall’alto verso il basso comprendendo anche la zona dell’ascella, la parte alta del torace e la zona immediatamente sotto al seno.
È importante ripetere la palpazione anche da sdraiate.

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