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Caduta dei capelli in autunno: quali sono le cause?

In autunno si tende fisiologicamente a perdere i capelli. In questa cosiddetta “mezza stagione”, infatti, la caduta dei capelli interessa in egual modo uomini e donne. Si tratta di un fenomeno reversibile, di una durata limitata nel tempo e che, quindi, non desta preoccupazione. 

Ma come funziona il ciclo di vita del capello? Quali sono gli esami da eseguire in caso di perdite importanti? Ne parliamo con la dottoressa Laura Colli, dermatologa e venereologa di Humanitas Mater Domini e dei centri medici Humanitas Medical Care.

Perché in autunno cadono i capelli?

Il ciclo di vita dei nostri capelli si sviluppa in tre fasi: la prima fase (o anagen), dura circa 7 anni, la seconda fase (o catagen) ha una durata di qualche settimana in cui il capello termina la sua crescita, la terza fase, infine, è di circa tre mesi ed è caratterizzata dal riposo del follicolo pilifero (o telogen), al termine della quale il capello cadrà (exogen) e il follicolo entrerà nuovamente in attività, portando alla nascita di un nuovo capello.

L’autunno e la primavera, solitamente, corrispondono a questo momento di rinnovamento dei capelli e, per questo motivo, si associa una maggiore caduta di capelli a queste stagioni rispetto al resto dell’anno. 

La caduta dei capelli può essere determinata anche da altri fattori e, dunque, in caso di una perdita di capelli superiore rispetto al solito e consistente può essere necessario il consulto con un dermatologo.  

Caduta dei capelli: quali esami fare?

Il primo passo è sottoporsi a una visita tricologica durante la quale si valutano capelli e cuoio capelluto attraverso l’esame clinico e la tricoscopia.

Dopo la diagnosi si imposta una terapia personalizzata e, talvolta, possono essere necessari esami ematici di approfondimento.

Caduta dei capelli: i trattamenti

Il dermatologo, previa diagnosi, può intervenire anche su eventuali disturbi associati alla caduta dei capelli, indicando, se opportuno, altri specialisti di riferimento. 

Quando gli esami non evidenziano anomalie, la terapia è locale o sistemica, accompagnata da un haircare adeguata. Può essere eseguita anche la biostimolazione del cuoio capelluto, un intervento che comporta l’iniezione di acido ialuronico, minerali e vitamine tramite piccole punture eseguite con un sottile ago. Questo trattamento idrata profondamente il cuoio capelluto e veicola sostanze antiossidanti che aiutano il processo di ricrescita.