Il dentifricio al carbone attivo, caratterizzato dal tipico colore nero, è conosciuto e pubblicizzato per il suo effetto sbiancante sui denti, funziona veramente?
Il carbone attivo può rappresentare per molti una soluzione semplice per poter eliminare macchie superficiali dai denti e farli tornare al loro colore naturale. Questa soluzione, però, può danneggiare il sorriso senza la corretta guida di un professionista.
Il dentifricio al carbone attivo sbianca i denti?
Il dentifricio al carbone attivo è lievemente abrasivo ed ha un’elevata capacità assorbente che permette di eliminare dai denti pigmenti superficiali. Con questo metodo, però, non è possibile rimuovere macchie profonde che si trattano invece con metodi professionali, ovvero con lo sbiancamento dentale.
Non esistono ancora studi scientifici che dimostrino la reale efficacia di sbiancamento e soprattutto di sicurezza del carbone attivo.
Inoltre, i denti non sono per natura bianchi. La loro colorazione è correlata geneticamente a quella di pelle, occhi e capelli. La presenza di macchie sui denti, soprattutto se grigiastre o di color gesso, non sempre indica un problema estetico da eliminare, ma può essere un campanello d’allarme della presenza di carie o danni allo smalto. In questi casi il consiglio è eseguire una visita odontoiatrica di controllo.
Il carbone attivo fa male ai denti?
L’uso costante di questa pasta leggermente abrasiva potrebbe compromettere lo smalto dei denti, rendendoli sensibili al caldo e al freddo. Inoltre, questo dentifricio ha un basso contenuto di fluoro, importante per fortificare lo smalto dentale e contrastare l’acidità del cavo orale.
Prima di utilizzare il dentifricio al carbone attivo sui denti, il consiglio è di chiedere consiglio al dentista durante la visita odontoiatrica.