Il bambino ha delle difficoltà a scuola? Non è il solo. Al giorno d’oggi, infatti, circa un terzo dei bambini di una classe della scuola primaria ha un disturbo specifico di apprendimento (DSA). L’importanza di queste problematiche ha dato vita a nuovi percorsi di sensibilizzazione e prevenzione. Ne parla la dottoressa Noemi Terruzzi, specialista in logopedia in Humanitas Mater Domini
I campanelli d’allarme
Una delle domande più frequenti, sia da parte degli insegnanti che dei genitori, è come riconoscere la dislessia. Individuare il disturbo, infatti, permette al bambino di avere un percorso scolastico sereno e soddisfacente.
Ma quali sono i campanelli d’allarme? Possiamo distinguerli in base al livello di istruzione.
All’asilo:
- Difficoltà di linguaggio: errata pronuncia di suoni e parole, difficoltà a formulare le frasi o un racconto, imprecisioni nel comprendere un messaggio verbale. E’ importante che i bambini sappiano “manipolare le parole” (es. dividere in sillabe).
A scuola:
- Difficoltà ad imparare le lettere e i numeri, da leggere e/o da scrivere
- Omissioni, inversioni o sostituzioni frequenti di lettere o sillabe, in lettura e/o scrittura
- Difficoltà a leggere o scrivere in modo fluente (velocemente e correttamente)
- Perdita della motivazione e dell’interesse nella scuola
È bene ricordare che questi comportamenti devono essere segnalati a specialisti, come il neuropsichiatra infantile, lo psicologo ed il logopedista.