La ginocchiera ortopedica, conosciuta comunemente come tutore, è un dispositivo medico utilizzato in alcuni casi per stabilizzare il ginocchio a seguito di una lesione dei legamenti o di un intervento chirurgico all’articolazione. Il tutore si utilizza esclusivamente previa prescrizione medica. Quando può essere ritenuto necessario?
Ne parliamo con il dottor Davide Bova, ortopedico dell’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia di Humanitas Mater Domini e nei centri medici Humanitas Medical Care.
Ginocchiera ortopedica o tutore al ginocchio: cos’è e a cosa serve
Il tutore al ginocchio è uno strumento di forma tubolare che si applica intorno all’articolazione per migliorarne la stabilità quando quest’ultima è interessata da gonfiore e dolore. Le cause possono essere un trauma, una distorsione severa, una lesione dei legamenti oppure un trattamento chirurgico. Non si tratta, quindi, come molti pensano di una fascia elastica, come quelle utilizzate dagli sportivi professionisti o per lievi disturbi.
Il tutore può essere di diversi tipi, ad esempio può avere stabilizzatori laterali da utilizzare in caso di riparazione dei legamenti e utili a evitare sovraccarichi; può presentare un foro centratore nel caso di instabilità della rotula, oppure può essere una ginocchiera per proteggere delle suture in caso di interventi al menisco. In qualsiasi caso, il tutore serve a sostenere l’articolazione nel suo complesso, per favorirne il processo di guarigione ed evitare che vengano eseguiti dei movimenti dannosi.
Che si parli di instabilità al ginocchio momentanea, cioè provocata da un trauma, oppure di instabilità del ginocchio cronica, presente in caso di trauma non trattati o di fenomeni degenerativi come l’artrosi, la percezione di chi ha un disturbo all’articolazione è quella di non riuscire a mantenere correttamente la posizione eretta o di avere difficoltà a modificare repentinamente la direzione, per esempio durante l’attività sportiva (instabilità funzionale).
Ricostruzione chirurgica dei legamenti: quando farvi ricorso
Quando il ricorso alla ginocchiera ortopedica non è sufficiente a risolvere il disturbo, il trattamento più adeguato per l’instabilità legamentosa del ginocchio è la ricostruzione chirurgica dei legamenti.
L’opzione chirurgica viene valutata dallo specialista a seguito della visita ortopedica e dell’esecuzione di alcuni esami strumentali, quali la risonanza magnetica e la TAC. Solitamente viene valutato il ricorso all’intervento chirurgico per consentire un recupero completo del movimento e tenendo in considerazione anche molti aspetti, come la causa e la severità del disturbo, l’età, la pratica sportiva e altri fattori di rischio.
L’intervento avviene abitualmente in artroscopia, ma la tecnica viene decisa dallo specialista tenendo conto del quadro clinico complessivo del paziente.