Quando l’apertura di un barattolo, di una caffettiera o una bottiglia d’acqua causa dolore alla base del pollice, limitando i movimenti e la presa degli oggetti, il consiglio è rivolgersi al medico curante perché potrebbe trattarsi di rizoartrosi. Ma, di cosa si tratta? È una malattia degenerativa che interessa la cartilagine dell’articolazione trapezio-metacarpale (posta alla base del pollice), causando dolore e riduzione della capacità di movimento.
Abbiamo approfondito l’argomento con la dottoressa Cristina Bonora, ortopedico chirurgo della mano di Humanitas Mater Domini.
“La rizoartrosi può compromettere la forza della mano a causa dell’usura della cartilagine tra il primo osso metacarpale e il trapezio. È una patologia multifattoriale e ciò significa che, oltre ad essere strettamente legata all’invecchiamento, può essere la conseguenza di azioni ripetitive, causate dal lavoro o da abitudini acquisite, come l’uso costante dello smartphone. I movimenti ripetuti che svolgiamo mandando i messaggi o giocando con il cellulare, infatti, sono responsabili di un’iniziale infiammazione che nel tempo potrebbe portare all’artrosi del pollice”, spiega la dottoressa.
Quali sono le cause della rizoartrosi?
L’attrito ripetuto tra il primo osso metacarpale e il trapezio causa l’infiammazione dell’area e, come conseguenza, un dolore che si accentua durante il movimento del pollice e la presa degli oggetti. Il dolore si allevia con il riposo.
I fattori di rischio possono essere:
- Ereditarietà genetica
- Età
- Movimenti ripetitivi, responsabili dello stress articolare
- Traumi articolari (precedenti distorsioni o fratture)
La patologia interessa maggiormente le donne in menopausa e gli uomini di oltre 60 anni. Non esiste una cura risolutiva per la rizoartrosi, ma si può intervenire sul dolore minimizzando i sintomi dell’infiammazione e migliorando la qualità della vita, per aiutare lo svolgimento delle attività quotidiane.
Quali sono i sintomi più comuni della rizoartrosi?
Durante le prime fasi, la malattia potrebbe manifestarsi senza alcun sintomo particolare, ma con il progredire del disturbo possono comparire:
• Dolore alla base del pollice che peggiora durante la torsione e migliora con il riposo
• Perdita di forza e debolezza con riduzione della funzionalità
• Rigidità del dito
• Gonfiore e deformità del pollice
I sintomi nel tempo possono progredire, intensificarsi e condizionare negativamente il benessere e la vita di una persona.
Come trattare la rizoartrosi? Terapie e soluzioni
Lo specialista, a seguito di una radiografia, può stabilire se intervenire con un trattamento conservativo oppure chirurgico.
L’uso di un tutore su misura, da indossare la notte per alcuni mesi, garantisce maggiore stabilità al pollice, riducendo l’infiammazione. Esistono anche modelli da indossare durante il giorno, che permettono di alleviare il dolore e preservare più a lungo l’articolazione. Il medico può valutare anche la necessità di associare delle terapie fisiche, tra cui protocolli fisioterapici da eseguire con il fisioterapista specializzato nell’articolazione della mano, cicli di onde d’urto oppure la tecarterapia.
Il medico chirurgo può anche consigliare di eseguire le infiltrazioni ecoguidate con acido ialuronico che riducono il dolore e migliorano la funzionalità del pollice, posticipando in molti casi la necessità di intervenire chirurgicamente.
Il consiglio è modificare anche il proprio stile di vita, evitando di gravare sull’articolazione del pollice, ad esempio utilizzando un mouse verticale, un supporto per il cellulare oppure un apriscatole per aprire i barattoli.
L’intervento chirurgico diventa necessario nel in cui la patologia ed il dolore continuino ad evolvere.
“Nel tempo sono state introdotte tecniche innovative: ad oggi la più diffusa è trapeziectomia con artroplastica di sospensione, intervento che prevede la rimozione chirurgica del trapezio e la creazione in uno spazio nell’articolazione. In questo modo, la rimozione dell’attrito risolve il problema del dolore. Dopo l’intervento il paziente dovrà seguire un percorso di fisioterapia dedicato per recuperate la funzionalità della mano”, conclude la dottoressa.