Eseguita insieme ad altri esami del II trimestre, l’ecografia morfologica è un controllo importante durante la gravidanza. In cosa consiste e perché si esegue? Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Serena Del Zoppo, ginecologa di Humanitas Mater Domini e all’interno del percorso ginecologico del servizio My Check Up.
Cos’è l’ecografia morfologica?
L’ecografia morfologica è un esame utile per analizzare nel dettaglio l’anatomia del feto, esaminando ciascuna parte del corpo.
A cosa serve l’esame?
L’ecografia morfologica serve a scoprire e individuare eventuali malformazioni anatomiche del bambino ed è prescritta con l’obiettivo di una diagnosi precoce unitamente ad altri esami di routine. Laddove si sospetti che ci siano delle anomalie da individuare (ad es. per familiarità o assunzione di farmaci in gravidanza) o se durante l’ecografia morfologica emergono delle alterazioni, potrà essere richiesta un’ecografia morfologica di II livello.
Quando si esegue l’esame?
L’indagine consente di identificare tempestivamente malformazioni del bambino ad esempio anomalie cardiache, spina bifida, l’idrocefalia, l’idronefrosi, alcuni tipi di ernie, il piede torto, ecc. Non solo, l’ecografista controlla anche la posizione della placenta e valuta anche che la quantità di liquido amniotico sia regolare.
L’esame è eseguito tra la 19ª e la 22ª settimana di gravidanza, quando i primi organi del bambino sono quasi interamente formati. Si può eseguire anche l’ecografia morfologica precoce, tra la 15ª e la 16ª settimana di gravidanza in casi selezionati e su indicazione clinica.
Durante l’ecografia, se la posizione del feto lo consente, è possibile valutare anche il sesso.