Alcuni disturbi di natura proctologica sono particolarmente comuni nelle donne: parliamo, ad esempio, di emorroidi, fistole, ragadi e disturbi della continenza post-partum. Si tratta di patologie retto-anali che comportano una serie di disagi dal punto di vista fisico, psicologico e che condizionano negativamente la qualità della vita di chi ne soffre.
Quali sono le cause di questi disturbi e quando risulta necessaria una visita proctologica? Ne parliamo con il dottor Corrado Bottini, proctologo di Humanitas Mater Domini.
Disturbi retto-anali: quali sono i più comuni nelle donne?
Le patologie proctologiche possono interessare sia l’uomo che la donna, ad esempio quelle a carico del pavimento pelvico, come il prolasso del retto. Esistono, però, anche altri disturbi più tipici del mondo femminile: ad esempio le fistole retto-vaginali, (che collegano retto e vagina oppure vulva e ano), per le quali è necessario intervenire chirurgicamente, oppure le patologie più legate alla gravidanza, come le emorroidi, le lacerazioni dello sfintere anale (provocate dai traumi associati al parto) oppure, ancora, i disturbi della continenza, che possono manifestarsi anche diversi anni dopo il parto a causa di lesioni allo sfintere anale o ai muscoli pelvici
Patologie del retto e dell’ano: le cause
Queste patologie possono associarsi alla stitichezza oppure a uno stile di vita poco equilibrato, caratterizzato da un’alimentazione disordinata e scarsa attività fisica.
Come specificato, però, molti disturbi del retto e dell’ano sono anche correlati alla gravidanza e alla fase successiva del parto. Le emorroidi, ad esempio, sono causate dalla compressione dell’utero sul pavimento pelvico e dal rilassamento del tessuto che sostiene l’area causato dall’attività ormonale e dallo sforzo a cui sono sottoposti sfintere anale e muscoli pelvici durante il parto.
Le emorroidi in gravidanza hanno evidenti ripercussioni sulla qualità di vita, in particolar modo a partire dal terzo trimestre e dopo il parto.
Quando rivolgersi al proctologo?
I disturbi retto-anali hanno conseguenze negative sulla qualità di vita e spesso, le donne interessate, vivono queste patologie come un tabù con la conseguenza di non rivolgersi in tempo al proctologo con un peggioramento dei sintomi
È opportuno rivolgersi allo specialista proctologo quando si avvertono dei sintomi specifici nella zona del retto e dell’ano, ad esempio:
- Dolore;
- Incontinenza;
- Sanguinamento;
- Stitichezza;
- La presenza di una tumefazione.
Emorroidi e ragadi: è possibile prevenire?
La prevenzione delle emorroidi e delle ragadi passa anche per attraverso abitudini, come:
- una corretta igiene quotidiana, preferendo l’acqua tiepida a quella fredda;
- idratazione e alimentazione ricca di fibre, in modo da evitare o diminuire la stitichezza;
- regolare attività fisica.
Quando si parla, invece, di patologie associate alla gravidanza o al post-partum, può essere utile il rinforzo della muscolatura pelvica attraverso esercizi specifici che aiutano a tonificare le fasce muscolari e i legamenti della zona inferiore del bacino (che sostengono l’utero, l’uretra, la vescica, la vagina e il retto).