Attualmente, circa il 10-15% delle donne in età fertile soffre di endometriosi. Si tratta di una patologia la cui origine è solo in parte chiara; è una condizione cronica e prevede la presenza di tessuto endometriale in sedi differenti da quella fisiologica, che è l’interno della cavità uterina. Causa di dolore pelvico, l’endometriosi ha potenziali gravi conseguenze sulla salute riproduttiva e generale.
Ma quali sono i principali campanelli d’allarme? Ne parliamo con il dottor Alfredo Porcelli, responsabile Ginecologia Chirurgica Mininvasiva di Humanitas Mater Domini.
Quali sono i sintomi dell’endometriosi?
Spesso l’endometriosi è asintomatica. Quando presenti, i principali sintomi sono:
- Dolore pelvico. È il principale dolore associato all’endometriosi. Spesso, però, è di difficile interpretazione perché riconducibile anche ad altri disturbi, come la cistite, acuta o cronica, oppure l’intestino irritabile. Il dolore pelvico si differenzia clinicamente in due categorie: dolore acuto, quando compare per un breve lasso di tempo, fino a 2-3 mesi, e dolore cronico, quando si perpetua per più di 6 mesi
- Dispareunia. È il dolore acuto durante i rapporti, un dolore spesso improvviso e dovuto ad una forma profonda di endometriosi che si forma tra vagina e retto oppure tra vagina e vescica
- Dismenorrea. Il dolore acuto durante il ciclo mestruale è probabilmente uno dei principali sintomi dell’endometriosi. Il ciclo mestruale è spesso abbondante e accompagnato da forti dolori alla bocca dello stomaco e nella zona pelvica, accompagnati anche da nausea e vomito. Si tratta di un’anomalia del ciclo mestruale che spesso, però, per familiarità o per tradizione sociale, è un dolore che viene sminuito o normalizzato causando un ritardo della diagnosi
- Dolore rettale. Consiste in uno stimolo alla minzione falsato ed è un disturbo abbastanza raro rispetto agli altri sintomi. Spesso si può percepire un peso posteriore o una difficoltà a sedersi ed uno stimolo di evacuazione che però non è una vera necessità fisiologica. Questo sintomo rappresenta un campanello d’allarme dell’espansione posteriore dell’endometriosi.
Quando è importante rivolgersi al medico?
Quando il dolore pelvico persiste, le mestruazioni si mostrano irregolari, lunghe e dolorose, si avverte una sensazione di fastidio rettale, anche durante i rapporti, è importante rivolgersi ad un ginecologo. Per la diagnosi della patologia, lo specialista potrà eseguire un esame tattile della zona pelvica e rettale, e prevedere anche ulteriori approfondimenti, esami ematici e quelli strumentali, ad esempio l’ecografia transvaginale, utile a valutare eventuali alterazioni della zona pelvica