L’eritema solare è una scottatura dovuta all’esposizione ai raggi solari (in particolare ai raggi U) eccessiva e prolungata nel tempo. Può interessare soprattutto le persone con una carnagione chiara e si manifesta con un arrossamento della pelle, sensazione di calore e dolore.
Il rischio di eritema può aumentare soprattutto nei periodi estivi e di vacanza, perché si passa più tempo all’aria aperta, al mare o in montagna.
Nel lungo periodo, le scottature possono rappresentare un rischio per la salute della pelle. Per questo motivo è importante non solo un trattamento adeguato, ma anche la prevenzione. Come comportarsi?
Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Laura Colli, dermatologa di Humanitas Mater Domini e dei centri medici Humanitas Medical Care.
Cos’è l’eritema solare?
L’eritema è un’ustione di primo grado la cui intensità dell’infiammazione varia in base alla gravità. I sintomi si manifestano circa 4-10 ore dopo l’ustione.
L’eritema si riconosce, oltre che dalla caratteristica estetica di “pelle a buccia d’arancia”, anche per sintomi come bruciore, prurito e dolore. Quando la scottatura è particolarmente severa si possono formare anche bolle sulla cute, febbre, mal di testa e brividi.
Eritema solare, quali rimedi?
Quando compare un eritema è opportuno fare una doccia fresca per pulire la cute da eventuali residui di polvere o creme solari. Il consiglio è utilizzare detergenti a base di avena colloidale e, successivamente, applicare sull’area interessata una crema lenitiva specifica contro le scottature solari. È importante anche mantenersi idratati bevendo molta acqua.
Se dopo circa mezza giornata non si riscontrano miglioramenti e il dolore persiste, sarà necessario ricorrere a creme a base di corticosteroidi, da applicare con attenzione seguendo le indicazioni del proprio medico di base.
Nei giorni successivi, è importante evitare di esporsi al sole, evitando la luce diretta dei raggi solari, anche sotto l’ombrellone, perché i raggi potrebbero lo stesso colpire la pelle già infiammata.
Come prevenire la formazione di eritemi?
I fattori di rischio sono soprattutto un fototipo di pelle chiaro, che ha una minore concentrazione di melanina, allergie, lesioni della pelle o dermatite e l’assunzione di antibiotici e farmaci fotosensibilizzanti.
La prevenzione ha inizio prima dell’esposizione al sole: è importante usare una crema solare con un buon fattore di protezione (superiore a 30) ed evitare di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, all’incirca tra le 10 e le 16. È utile anche indossare gli occhiali da sole e proteggersi la testa con un cappello a tesa larga.
In generale, occorre abituare gradualmente la pelle ai raggi solari.
Passare del tempo all’aria aperta è importante per la salute, ma quando non ci si protegge adeguatamente i raggi ultravioletti possono provocare l’eritema solare. La prevenzione, dunque, è importante per prevenire conseguenze come l’invecchiamento precoce della pelle, melanomi e altri tumori cutanei.