Interessa circa il 10-20% della popolazione, soprattutto le donne tra i 20 e i 50 anni. Si presenta come un fastidio, un dolore o un crampo addominale, associato all’alterazione della funzione intestinale (stipsi o diarrea) ed accompagnato da gonfiore o distensione. È la sindrome del colon irritabile (IBS).
Purtroppo, quando si soffre di colon irritabile, anche gli svaghi gastronomici devono essere ben valutati. Non significa rinunciare al piacere della buona tavola, ma sapere scegliere cosa mangiare per non peggiorare i tipici disturbi che si accompagnano a questo problema.
Alcuni consigli dagli specialisti dell’Ambulatorio per la cura del Colon Irritabile di Humanitas Mater Domini: il dottor Benedetto Mangiavillano (Responsabile Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva) e la dottoressa Marzia Sucameli (Specialista in Nutrizione).
Alimentazione in pillole
CIBI DA EVITARE
- Cibi grassi e cibi fritti che possono provocare gonfiore addominale
- Zuccheri
- Cibi eccessivamente fibrosi (cavoli, broccoli, legumi), che causano fermentazione intestinale
- FodMaps (patate, latte e latticini freschi, broccoli, legumi, pizza, gomme da masticare, prodotti dolcificati)
- Crackers
- Alcool, caffè e bevande gasate
CIBI CONSIGLIATI
- Pasta
- Riso
- Carne e pesce (fonte di proteine)
- Uova
- Verdure come carote, zucchine, spinaci e finocchi
- The
- Acqua. E’ importante una costante e adeguata idratazione (assumere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, soprattutto coloro che soffrono di stipsi)
Regolarità e niente abbuffate
Una regola molto importante è mangiare al giusto orario. L’orario dei pasti sembra avere un ruolo molto importante. Non solo bisogna mangiare lentamente e frazionare l’alimentazione, ma sembra essere anche molto importante mangiare di più al mattino e a pranzo, meno alla sera.
Anche la grandezza delle porzioni è importante: mangiare troppo, fare spuntini troppo frequenti o consumare pasti troppo abbondanti, può peggiorare i sintomi.