“L’allergia è un’alterazione del sistema immunitario in cui sostanze normalmente innocue (definite allergeni) vengono percepite come minaccia e diventano il bersaglio delle difese immunitarie dell’organismo. Il bambino ereditariamente predisposto, quando viene a contatto con gli allergeni, produce anticorpi (le immunoglobuline E, IgE) che scatenano le reazioni allergiche e le malattie allergiche. Le più comuni sono la rinite allergica, la congiuntivite allergica, asma, eczema o dermatite atopica”, spiega la dottoressa Daniela Frasca, specialista in allergologia Pediatrica di Humanitas Mater Domini.
I numeri delle allergie pediatriche
• 2 milioni gli under 14 colpiti ad almeno una allergia
• 800.000 gli allergici alle graminacee
• 700.000 gli allergici alla parietaria
• 500.000 agli acari della polvere
• 200.000 al pelo di cane e gatto
• 500.000 under 14 sono allergici a uno o più cibi (100.000 al latte, 80.000 alle uova, 50.000 a noci o arachidi)
Esiste una predisposizione genetica?
Si. Se mamma e papà non sono allergici, il rischio che un figlio sia allergico è pari al 10 – 15%. Se uno dei genitori è allergico, invece, il rischio sale al 30% e, se entrambi i genitori soffrono di una malattia allergica, il rischio raggiunge il 60 – 80%.
Quali sono le cause dell’aumento di incidenza delle allergie?
“Tra le principali cause dell’impennata di incidenza di allergie in età pediatrica, negli ultimi anni si riconoscono gli stili e le condizioni di vita tipicamente “occidentali”: inquinamento, stress, fumo, cattiva alimentazione, eccessiva igiene personale. Molti studi hanno dimostrato che, in particolare, il fumo è uno dei principali responsabili dell’insorgenza di allergopatie e, in presenza di allergie già conclamate, è in grado di favorirne la progressione. Alcune sostanze contenute nel fumo di sigaretta, infatti, stimolano la produzione di importanti molecole irritanti. Altrettanto pericoloso è lo smog cittadino. Gli esperti considerano l’allergia come un’epidemia del benessere a causa di un eccesso di igiene: la maggior attenzione all’igiene e alla pulizia, ha ridotto la comparsa delle infezioni, di conseguenza il sistema immunitario si attiva contro sostanze innocue”, afferma la specialista.
Allergie pediatriche: quali le più diffuse?
Tra gli allergeni, i pollini la fanno da padroni e, assieme agli acari della polvere, sono responsabili della maggioranza delle manifestazioni allergiche nell’infanzia. In età pediatrica, l’allergia alimentare colpisce meno dell’1% dei bambini e, nella maggior parte dei casi, migliora spontaneamente entro i 6 anni di vita, quando il bambino diventa tollerante nei confronti dell’alimento in causa. Latte, uova, noci e arachidi sono le allergie più frequenti e, spesso, l’ipersensibilità a questi cibi segna l’inizio dell’evoluzione verso altre malattie allergiche quali la rinite e l’asma.
Si può fare prevenzione?
Riguardo alla prevenzione, evitare il fumo passivo, allattare al seno almeno fino a sei mesi, un’alimentazione corretta della madre e la riduzione dell’esposizione all’inquinamento, sono le regole fondamentali.
Informazioni utili
Per informazioni è possibile chiamare al numero 0331 476210.