La voce è unica per ogni essere umano, un po’ come le impronte digitali. Infatti, dipende dalle caratteristiche e dalle dimensioni dell’apparato respiratorio, della laringe (al cui interno si trovano le corde vocali) e delle cavità naturali come faringe, cavità orale e cavità nasali, che fungono da vera e propria cassa di risonanza.
Le corde vocali, sono lembi tendinei che vibrano al passaggio dell’aria, e sono le dirette responsabili del suono che produciamo nel parlare.
In occasione della giornata mondiale della voce (16 aprile), approfondiamo con il dottor Giuseppe Mercante, Otorinolaringoiatra e Chirurgo Testa-Collo in Humanitas Mater Domini e nei centri medici Humanitas Medical Care, nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria, l’importanza della voce, quali sono le principali patologie che possono metterla a rischio e come prevenirle attraverso alcuni consigli.
Principali patologie che influenzano la voce
La voce è un elemento essenziale della comunicazione, ma può essere compromessa da diverse patologie che interessano la laringe e le corde vocali.
Tra i disturbi più comuni che causano la disfonia (cioè un’alterazione della qualità, del timbro o dell’intensità della voce) ci sono le infiammazioni, i polipi o i noduli delle corde vocali, le cisti o i tumori maligni.
Altre cause di voce alterata possono essere problematiche a carico della faringe, del cavo orale e delle cavità nasali. Ad esempio, un semplice raffreddore può provocare cambiamenti della voce, facendola risultare “nasale”, un po’ come quella tipica dei bambini con adenoidi, oppure ancora, perdere un dente può far assumere caratteristiche diverse alla voce a causa della perdita di aria.
Problemi alla laringe e principali fattori di rischio
I disturbi della laringe possono avere diverse cause e manifestazioni: dalle comuni laringiti alle ulcere da contatto, dalla disfonia spasmodica alla paralisi delle corde vocali, fino a tumori benigni o maligni, polipi, noduli e granulomi. Tutti questi disturbi possono avere degli effetti deleteri sulle corde vocali che si trovano all’interno della laringe.
Chi per lavoro è costretto a parlare molto o a sforzare le corde vocali come insegnanti, cantanti, avvocati, attori, centralinisti o commercianti, è più a rischio di sviluppo di patologie della laringe. Ulteriori fattori di rischio sono fumo, consumo eccessivo di alcol e reflusso gastro-esofageo e faringo-laringeo. Il reflusso può essere un fattore di rischio perché il materiale acido, o alcalino, proveniente dallo stomaco può irritare la laringe.
Quali sono i trattamenti possibili contro le patologie della voce?
“Alcune patologie sono facilmente correggibili modificando le abitudini voluttuarie come il fumo e l’alcol, prediligendo una dieta ricca di frutta e verdura e ponendo attenzione ad evitare diete grasse che possano favorire il reflusso” precisa la dottoressa Francesca Gaino, specialista in Otorinolaringoiatria presso gli Humanitas Medical Care e Ricercatrice in Humanitas University.
La riabilitazione logopedica è molto importante per le persone che abusano o usano male la voce. Si tratta di un trattamento mirato a curare disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione e della deglutizione. In altri casi, bisogna ricorrere alla chirurgia, che può essere eseguita in modo non invasivo, passando attraverso la bocca mediante l’utilizzo di micro strumenti o di laser.
Che cos’è la disfonia e perché si manifesta?
La disfonia è una patologia che provoca l’alterazione della voce sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo. Si tratta di una delle patologie più frequenti e va a colpire direttamente gli organi connessi alla funzione fonatoria, quindi corde vocali, bocca, naso, faringe, laringe e trachea.
Nella maggior parte dei casi, si presenta con mancanza di voce, raucedine, bruciore faringeo e fatica nel parlare, fino ad arrivare, in casi estremi, all’afonia, cioè la mancanza completa di voce.
Può essere provocata da un uso eccessivo della voce o da un trauma, da patologie come laringite, patologie neurologiche e altre ancora. Tuttavia, può anche essere idiopatica, ovvero comparire senza una causa apparente.
Che cos’è la raucedine e perché non bisogna sottovalutarla?
La raucedine è un tipo di disfonia causata da uno stato di infiammazione. Si manifesta con voce roca e debole e, nella maggior parte dei casi, risulta transitoria. Se dopo 10/15 giorni la voce non dovesse tornare normale, è consigliabile rivolgersi a un medico otorinolaringoiatra per una diagnosi corretta e una cura appropriata. Questo per scongiurare il rischio che la raucedine si trasformi in laringite cronica, o possa evolvere in altre patologie.
Consigli pratici per prevenire disturbi legati alla voce
- Evitare il fumo
- Diminuire gli alcolici
- Tenere sotto controllo il peso per evitare che il torchio addominale (complesso di muscoli dell’addome e del torace, che, contraendosi, riducono notevolmente il volume della cavità addominale) favorisca il reflusso.
- Idratarsi correttamente per evitare eccessivo sfregamento delle corde vocali
- Effettuare pause se si è soliti parlare spesso e ad alta voce
- Allenare la voce se si svolge un lavoro che tende a sforzarla (es. cantanti)
- Controllare l’umidificazione delle stanze in cui si vive o si lavora, per evitare eccessiva secchezza delle mucose
- Ridurre lo stress per ridurre la tensione della muscolatura del collo e l’iperacidità gastrica (acidità di stomaco).