Una corretta igiene intima è fondamentale per contrastare fastidiose infezioni e mantenere freschezza durante la giornata. A volte, un eccesso di zelo o l’utilizzo di prodotti non adatti alla condizione dell’ecosistema femminile, possono determinare infezioni, irritazioni, bruciori e altri fastidi.
Le varie fasi di vita di una donna, infatti, richiedono di osservare delle regole precise per quanto riguarda l’igiene intima in menopausa, durante la gravidanza e in età fertile. Ognuno di questi momenti si caratterizza per cambiamenti che intervengono anche sull’acidità dell’ambiente vaginale. Il motivo sono gli ormoni: cambiano gli equilibri e cambia l’ecosistema.
Ne parla la dott.ssa Greta Garofalo, ginecologa di Humanitas Mater Domini, spiega cosa sono e da cosa possono dipendere.
Come la menopausa cambia l’acidità dell’ambiente intimo
In menopausa cala il livello di estrogeni e si assiste ad un assottigliamento naturale dei tessuti genitali. La mucosa vaginale e la cute genitale esterna diventano più delicate e sensibili, talvolta fragili. In alcuni casi, questo non comporta particolari fastidi ma, per 1 donna su 3, si trasforma in una patologia da controllare con visite ginecologiche: l’atrofia vulvo vaginale.
Allo stesso tempo, diminuisce anche la capacità di auto-lubrificazione, quindi aumenta la secchezza vaginale e cambia l’acidità (il pH) dell’ambiente intimo che può aumentare e divenire meno efficace nel contrastare i batteri con i quali entriamo in contatto ogni giorno.
Nel periodo in cui la donna è fertile (ad eccezione della gravidanza) l’ambiente intimo registra un’acidità media di pH 4,5. Questo valore rende l’ecosistema “inospitale” e, in molti casi, “inaccessibile” alla maggior parte dei batteri che non vi resistono. In realtà, le sentinelle che ci proteggono sono i cosiddetti “lattobacilli di Doderlein”, che prosperano in ambiente acido: batteri “buoni” in grado di generare acido lattico.
È facile dunque comprendere come, un ambiente neutro che non dà la possibilità ai lattobacilli di “produrre” acido lattico, sia più indifeso e più facilmente attaccabile dalle infezioni. È per questo motivo che sono più frequenti i casi di infezioni intime.
Posso proteggere il mio ecosistema con la giusta igiene intima?
Innanzitutto, è importante non esagerare con l’igiene: lavaggi troppo frequenti possono interferire negativamente con le capacità di autodifesa dell’ambiente genitale. Questa regola diventa ancora più importante in menopausa quando l’uso di saponi aggressivi, asciugature energiche e acqua troppo fredda o troppo calda, possono causare irritazioni, abrasioni, lesioni e – ancora una volta – facilitare il diffondersi di infezioni.
I consigli per una buona igiene intima
Lavarsi una o due volte al giorno è sufficiente a garantire una buona igiene intima. Oltre questo è importante usare il giusto detergente seguendo alcuni accorgimenti:
- utilizzare sempre un detergente non aggressivo e possibilmente specifico per la menopausa, meglio in versione oleo-latte o oleosa che rispetti il ph cutaneo dei genitali.
- scegliere detergenti naturali, con basso contenuto di tensioattivi e profumi che possono rivelarsi irritanti per la mucosa delicata; sono ottimi i detergenti che contengono camomilla, aloe oppure Tea Tree Oil, sostanze naturali in grado di contrastare le infezioni senza aggredire la cute.
In presenza di irritazioni o di perdite vaginali sospette è opportuno rivolgersi ad un ginecologo oppure una ginecologa che potranno eseguire una visita approfondita ed eventualmente un tampone per verificare la presenza di infezioni controllando anche lo stato generale del tessuto genitale per verificare la presenza, anche in fase iniziale, di atrofia vulvo vaginale.
Igiene intima in menopausa: i consigli
In sintesi, come curare al meglio l’igiene intima in menopausa? Le principali raccomandazioni sono:
- durante la visita ginecologica è possibile chiedere un consiglio riguardo un prodotto specifico per l’igiene intima
- non usare lavande vaginali di tua spontanea volontà: questi presidi servono solo in caso di reale necessità oppure di infezioni
- due lavaggi al giorno sono sufficienti. Utilizza acqua tiepida, mai fredda o troppo calda
- nel lavaggio, procedi da davanti a dietro evitando movimenti in senso contrario che potrebbero causare contaminazioni da Escherichia Coli (colibatteri normalmente presenti nelle feci) che causano vaginiti e cistiti
- attenzione a non asciugarti sfregando eccessivamente con tessuti ruvidi. Piuttosto tampona con asciugamani di lino che vanno cambiati con molta frequenza, possibilmente ogni giorno. In alternativa utilizza carta bianca monouso senza profumi
- bevi tanto, durante tutto il giorno. Una corretta idratazione favorisce una depurazione dell’organismo dall’interno e mantiene anche una buona regolarità intestinale, importante per evitare infezioni
- Non indossare biancheria intima sintetica né usare assorbenti o proteggi slip che spesso, oltre a impedire ai tessuti di respirare, contengono anche profumi che irritano le mucose
- Allo stesso modo, sono da evitare pantaloni troppo stretti che inibiscono la microcircolazione
(*) Referenze
Linee guida SIGO
Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379