L’infarto è comunemente conosciuto con il nome di attacco cardiaco. Si tratta di un evento, potenzialmente fatale, che si manifesta quando un coagulo di sangue occlude un’arteria, detta coronaria. Se l’arteria non viene riaperta entro poche ore, la mancata irrorazione (scorrimento di sangue) di parte del cuore può causare il rischio di necrosi (morte cellulare).
In questa situazione è fondamentale agire in modo tempestivo. Altrettanto importante è “giocare d’anticipo” attraverso l’adozione di un corretto stile di vita.
Ma quali possono essere le cause di un infarto del miocardio? Quali sono i campanelli d’allarme? Abbiamo approfondito l’argomento con la dottoressa Cecilia Fantoni, cardiologa di Humanitas Mater Domini.
Quali sono le cause dell’infarto del miocardio?
La trombosi su placca è la principale causa dell’infarto miocardico: si tratta dell’occlusione acuta di un’arteria del cuore, coronaria, a causa della formazione di un coagulo di sangue (agglomerato di piastrine e globuli rossi) su una placca aterosclerotica, ossia accumuli di grassi e cellule infiammatorie che si formano lentamente nelle coronarie e anche nelle arterie che irrorano altri organi.
I fattori di rischio cardiovascolare che contribuiscono alla formazione delle placche aterosclerotiche sono:
- Diabete mellito
- Elevati livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue
- Età avanzata
- Familiarità per infarto o ictus
- Fumo di sigaretta
- Ipertensione arteriosa
- Sesso maschile
Quali sono i sintomi di un infarto?
I sintomi dell’infarto possono essere confusi con quelli di altre patologie, meno gravi, come il dolore allo stomaco. Diventa fondamentale, quindi, conoscerli e saperli riconoscere tempestivamente per attivare i soccorsi il prima possibile.
I sintomi più frequenti sono:
- dolore toracico prolungato, che aumenta progressivamente provocando un senso di oppressione e soffocamento
- dolore nella zona delle spalle e della schiena, che a volte si estende anche alla parte estrema delle braccia o alla mandibola
- nausea e vomito, spesso provocati o accompagnati da un senso di forte oppressione alla bocca dello stomaco
- difficoltà respiratoria (sensazione di fiato corto), con sudorazione fredda e senso di svenimento.
Livello di rischio: quali sono le differenze tra donna e uomo?
Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte in Italia. L’età media è di 65 anni per gli uomini e 72 anni per le donne. Negli ultimi dieci anni, l’incidenza dell’infarto miocardico nelle donne è aumentata, probabilmente per una più frequente abitudine al fumo di sigaretta, legata ai cambiamenti sociali, e per una longevità.
“Gli eventi cardio-vascolari, tra cui l’infarto, nelle donne si manifestano solitamente con un ritardo di almeno dieci anni rispetto agli uomini. Il motivo principale è che gli ormoni femminili, detti estrogeni, proteggono la donna fino alla menopausa”, chiarisce la dottoressa.
Inoltre, anche la diagnosi di infarto femminile è spesso tardiva, perché i sintomi sono frequentemente atipici e più sfumati. Ad esempio, il dolore toracico tende ad essere meno accentuato e meno persistente, mentre sono più frequenti la sudorazione fredda, la nausea, il vomito e senso di svenimento.
I rari casi di infarto che avvengono in età giovanile, nelle donne in pre-menopausa, la causa può essere principalmente uno slaminamento (dissezione) delle pareti delle arterie che irrorano il cuore.