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Infertilità di coppia? Un ambulatorio dedicato

La difficoltà di concepimento è un problema che sempre più interessa le coppie che cercano di avere un bambino e che, molto spesso, condiziona pesantemente la serenità della vita di coppia.

I dati descrivono una realtà allarmante.

Statisticamente, in Italia si stima un 5% della popolazione che non riesce a procreare spontaneamente. Il dato tende continuamente a salire: la media è di 50/75.000 coppie l’anno, quindi un bacino di utenza di 150/200.000 persone. Le cause del mancato concepimento sono da ricercarsi in diversi fattori sia maschili che femminili, condizionati da situazioni quali il tipo e la qualità dell’alimentazione, lo stile di vita e l’età della donna, per fare solo qualche esempio. Non sono inoltre da trascurare alcune patologie femminili, quali le cisti ovariche, i fibromi dell’utero e l’endometriosi, che possono avere un ruolo determinante nel ridurre sensibilmente la possibilità di una gravidanza.

Il dolore pelvico, in più, è molto spesso un sintomo che da subito può essere un valido indicatore di questo tipo di problematiche.

Lo stesso dicasi per i problemi relativi al seme maschile che spesso può presentare deficit importanti relativo al numero, alla mobilità o alla morfologia degli spermatozoi stessi. I dati statistici indicano le cause femminili al 35%, le cause maschili al 35% e il rimanente valore del 30% come causa di coppia.

Un percorso pensato per la coppia

Il percorso diagnostico per LUI

Due sono gli esami consigliati di base per una corretta verifica della fertilità maschile: lo spermiogramma e la spermiocoltura.

Lo spermiogramma consiste nell’analisi di un campione di liquido seminale, che va a determinare la concentrazione degli spermatozoi, la loro mobilità e la loro morfologia.

Si determina così se la concentrazione degli spermatozoi per millilitro e per volume totale risulta normale (normozoospermia) o inferiore alla norma (oligozoospermia), se vi è una carenza grave di spermatozoi (criptozoospermia) oppure la completa assenza di spermatozoi (azoospermia). Attraverso la determinazione della mobilità degli spermatozoi, si valuta la loro capacità di risalire attraverso le vie genitali femminili per raggiungere la zona tubarica dove poi, di fatto, avviene la fecondazione dell’ovocita. La presenza di alterazioni nella forma degli spermatozoi (morfologia), inoltre, è un importante indicatore della possibilità fecondante dello spermatozoo, perché all’interno della sua testa è contenuto il prezioso DNA maschile, senza il quale è impossibile innescare il processo della riproduzione.

La spermiocoltura determina la presenza o meno di batteri o di altri germi patogeni che possono alterare o addirittura impedire totalmente la capacità fecondante degli spermatozoi stessi verso l’ovocita femminile.


Il percorso diagnostico per LEI

Gli esami di base per la verifica della fertilità femminile sono essenzialmente:

  • Dosaggio ematico degli ormoni femminili (FSH, LH, E2, Progesterone, Prolattina, TSH). Questo esame va eseguito in particolari giorni del ciclo, in relazione alla data delle mestruazioni. In relazione all’età della donna, può essere utile la determinazione di un altro ormone (AMH o Ormone AntiMulleriano) in associazione ai precedenti, per valutare la reale “riserva ovarica”, ossia la vera capacità delle ovaie di quella donna a produrre ancora ovociti di buona qualità.
  • Valutazione della morfologia della cavità uterina e della pervietà delle tube. Questo esame può essere eseguito al meglio mediante una isterosonosalpingografia (indagine ambulatoriale poco invasivo e poco fastidiosa), oppure in casi particolari attraverso un approccio di tipo endoscopico: isteroscopia e laparoscopia con salpingocromoscopia (esame più complesso e più invasivo eseguito in anestesia generale che da un “bilancio completo di fertilità”).

A questi esami, si aggiunge naturalmente l’esame clinico ginecologico (visita specialistica ginecologica con esame del seno), completata da un’ecografia ginecologica transvaginale.

In Humanitas Mater Domini un ambulatorio di infertilità e del dolore pelvico

L’Ambulatorio di Infertilità e del Dolore Pelvico di Humanitas Mater Domini vuole essere una risposta di efficacia e di qualità a queste problematiche, con l’obiettivo di aiutare le coppie del nostro territorio a coronare il desiderio importante di avere finalmente il proprio figlio.

Questo nuovo servizio viene gestito dal dottor Alfredo Porcelli, specialista in Patologia della Riproduzione Umana oltre che in Ginecologia e Ostetricia, che si occupa di queste problematiche dagli anni 90, già Direttore di diversi Centri Universitari e Ospedalieri specializzati in questo settore e dal dottor Angelo Danieli, che da molto tempo collabora a questo progetto.

Fertilità a prevenzione

Attenzione allo stile di vita. Nemici della fertilità sono l’alcool, il fumo, l’obesità, la sedentarietà, l’esposizione frequente dei testicoli a temperature superiori alla norma (es. il cellulare nella tasca dei pantaloni), l’assunzione di sostanze chimiche dannose attraverso alimenti contaminati (diserbanti, pesticidi).

Come per la donna, anche per l’uomo l’avanzare dell’età comporta un calo fisiologico della fertilità. Il consiglio è dunque quello di non tardare troppo la ricerca di un figlio.

Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare l’Ambulatorio di Infertilità e Dolore pelvico di Humanitas Mater Domini.