L’infezione alle vie urinarie è un disturbo piuttosto comune che si sviluppa quando batteri e altri patogeni si concentrano nelle urine provocando alterazioni alle vie urinarie.
Si tratta di una patologia che può presentarsi in modo acuto o cronico, che interessa in particolar modo le donne.
Generalmente sono condizioni che si risolvono in pochi giorni, ma in alcuni casi (pazienti diabetici, immunodepressi, portatori di malattie tumorali, ecc.) possono dare complicanze rilevanti come infezioni renali (pielonefrite) o generalizzate, come la sepsi.
Ne parliamo con la dottoressa Cinzia Mazzieri, urologa di Humanitas Mater Domini.
Quali sono le cause di un’infezione alle vie urinarie?
Le infezioni alle vie urinarie sono causate principalmente da batteri, più raramente da miceti. La maggior frequenza delle infezioni alle vie urinarie nelle donne, è dovuta alla brevità dell’uretra e alla sua posizione anatomica: motivo per il quale i rapporti sessuali, provocando microtraumi sulla mucosa uretrale, possono scatenare cistiti acute post coitali, a volte anche emorragiche.
È dunque importante prestare attenzione all’igiene intima, che deve essere effettuata correttamente per evitare la diffusione delle infezioni (lavandosi dalla parte anteriore a quella posteriore), e urinare in seguito al rapporto sessuale.
Condizioni associate e predisponenti alle infezioni alle vie urinarie sono l’isterocistocele nelle donne e l’ipertrofia prostatica nell’uomo che possono condizionare il corretto svuotamento vescicale con presenza di residuo post-minzionale.
Le infezioni delle vie urinarie possono essere acute (un singolo episodio), ricorrenti (si intende almeno 3 episodi nel corso di 12 mesi), oppure croniche (dunque uno stato persistente di malattia).
Infezione alle vie urinarie: i sintomi
I sintomi caratteristici dell’infezione alle vie urinarie sono:
- bruciore alla minzione
- necessità frequente di urinare
- urine torbide, maleodoranti, di colore scuro o con presenza di sangue
- dolore o pesantezza alla zona lombare e all’addome sopra il pube
- febbre
- brividi
- stanchezza generalizzata
In presenza di alcuni di questi sintomi, il consiglio è una visita urologica per accertare la diagnosi e trattare in tempo l’infezione.
Infezione alle vie urinarie, quando è necessario l’antibiotico?
Gli antibiotici vengono prescritti dal medico o dallo specialista una volta confermata la diagnosi di infezione. La terapia antibiotica non può essere assunta autonomamente e senza aver eseguito esami colturali come l’urinocoltura, il tampone vaginale, il tampone uretrale e la spermiocoltura.
Si tratta di esami utili a individuare il batterio responsabile dell’infezione: una volta stabilita la tipologia del patogeno, infatti, lo specialista può definire il percorso di cura più adatto.
La terapia, a base di antibiotici o antisettici, viene definita dallo specialista non solo in base al patogeno, ma anche valutando se l’infezione è isolata o ricorrente e, in questo caso, con che frequenza si ripresenta. In particolare è importante portare sempre a termine la terapia antibiotica secondo le indicazioni del medico, per evitare di sviluppare resistenza batterica.
Se l’infezione non si risolve anche a seguito dell’assunzione di antibiotici, può essere necessaria una presa in carico multidisciplinare, per esempio con l’intervento dello specialista gastroenterologo, per evidenziare l’eventuale compresenza di altre patologie.