L’inverno, per gli irriducibili dell’attività fisica, significa vivere il “freddo”, specialmente la mattina o la sera, i classici momenti per l’allenamento. Ma, sport e freddo sono nemici? Ne parliamo con Patricio Spallarossa, fisioterapista di Humanitas Mater Domini e dei centri medici Humanitas Medical Care.
“La risposta è no. Ci si può allenare anche al freddo. Le basse temperature non devono diventare una scusa per non allenarsi e per abbandonare le corrette abitudini faticosamente conquistate durante i mesi estivi. Attenzione, però, ad allenarsi in sicurezza, indossando i corretti indumenti e, se possibile, non da soli per ricevere tempestivo aiuto in caso di infortunio”.
Con il freddo i muscoli sono più esposti a infortuni. Perché?
Con il calare delle temperature, i muscoli tendono a muoversi meno e ad irrigidirsi per proteggersi e per risparmiare energia. Non solo, anche la circolazione del sangue rallenta a favore di altri parti del corpo come cervello, stomaco e intestino. Dall’altra parte, però, per rendere l’allenamento più performante ed efficace si possono usare le basse temperature a proprio vantaggio: al freddo, infatti, il muscolo compie un doppio sforzo, ossia eseguire il gesto sportivo e mantenere una corretta temperatura interna. Non solo, anche la percezione della fatica è minore e si prova meno senso di spossatezza, con un recupero più rapido.
Cosa fare per ridurre il rischio di infortuni a legamenti, tendini o muscoli?
È fondamentale riscaldarsi gradualmente e più a lungo per preparare il muscolo a “lavorare” alla corretta temperatura. Si ad una corsetta leggera o una camminata a passo veloce, seguita da stretching dinamico, che aiutano ad affrontare l’allenamento outdoor nel modo corretto.
Esistono anche indumenti sportivi studiati per agevolare la pratica sportiva all’aperto con un clima più rigido.
E… in caso di infortunio?
“È importante conoscere le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè proteggere la parte infortunata, evitare di caricare e sovraccaricare, applicare del ghiaccio e comprimerla con bendaggi eseguiti da professionisti. Occorre tenere la parte traumatizzata in elevazione (sollevata). Non appena possibile, è consigliato eseguire rivolgendosi a uno specialista che, in seguito ad una valutazione clinica, potrà guidare lungo il percorso del recupero”, conclude lo specialista.
Per ulteriori informazioni ascolta i consigli e gli approfondimenti dei nostri specialisti all’interno del podcast Hey Coach!, la rubrica per sportivi amatoriali, professionisti o semplicemente appassionati che desiderano riprendere ad allenarsi.
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Informazioni utili
Il Servizio di Fisioterapia di Humanitas Mater Domini si avvale anche dell’Intelligenza Artificiale del robot Hunova per la definizione di:
- Valutazione della performance sportiva e percorsi di allenamento personalizzati volti a migliorare le performance e ridurre il rischio infortunio di sportivi amatoriali e professionisti
- Percorsi riabilitativi, scientificamente validati e personalizzati, indicati per pazienti con disturbi ortopedici o a seguito di interventi di protesi d’anca e ginocchio, anziani con rischio caduta elevato, persone che hanno avuto Ictus o con patologie degenerative