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Ipoestrogenismo: quali sono i sintomi e come riconoscerlo

Si parla di ipoestrogenismo, o estrogeno insufficienza, quando gli estrogeni (prodotti principalmente dalle ovaie e cruciali per molte funzioni corporee come lo sviluppo sessuale, la regolazione del ciclo mestruale e la salute delle ossa e del benessere psicofisico) non sono prodotti in maniera sufficiente o vi sono situazioni patologiche che ostacolano la loro azione sui tessuti bersaglio periferici. Questa condizione clinica interessa, ad oggi, un sempre maggior numero di donne*, sia in età fertile sia durante la menopausa. 

Cosa accade quando gli estrogeni diminuiscono? Quali sono le cause e come affrontare l’ipoestrogenismo. Di questi e altri temi, parla la dottoressa Greta Garofalo, ginecologa in Humanitas Mater Domini.

Il ruolo degli estrogeni quando si parla di ipoestrogenismo

Gli estrogeni influenzano più organi “bersaglio” come la cute, il sistema urogenitale, quello osteo muscolare, nervoso o endocrino-metabolico. Per affrontare l’ipoestrogenismo, dunque, è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga specialisti in urologiaginecologia ed endocrinologia.

Quali sono le cause dell’insufficienza di estrogeni?

L’insufficienza di estrogeni può essere dovuta a molteplici cause e comparire in periodi diversi nella vita di una donna, individuarne la causa consente di definire il percorso terapeutico più adatto per ciascuna paziente. Vi sono situazioni in cui il deficit estrogenico fa parte di cambiamenti fisiolologici, connessi a fasi della vita, come allattamento, post partum e menopausa.

Altre volte, invece, la carenza può essere causata da un’insufficienza della funzione degli estrogeni negli organi bersaglio, come avviene in caso di altre malattie ginecologiche, endocrinologiche e autoimmuni. Quando questo accade si assiste alla comparsa di disturbi significativi che interessano più organi e apparati, generando numerosi sintomi, che spesso vengono minimizzati e di conseguenza non affrontati con terapie specifiche. 

Quali sono i sintomi dell’ipoestrogenismo?

L’insufficienza estrogenica può manifestarsi in differenti modi a seconda della fase della vita della donna. Solitamente, i sintomi tendono ad essere gli stessi in base al momento in cui si manifestano e alla gravità, e possono includere: alterazioni della cute e degli annessi (acne, perdita di capelli, indebolimento delle unghie), disturbi urinari, aumento della frequenza minzionale, cistiti ricorrenti, disturbi sessuali (calo del desiderio, dolori vaginali durante il rapporto, secchezza vaginale), alterazioni metaboliche e alterazioni del metabolismo osseo.

I sintomi da ipoestrogenismo possono comparire anche in altre situazioni patologiche. Fra queste condizioni vi solo le malattie ginecologiche ed endocrinologiche e malattie del tessuto connettivo, come la sindrome dell’ovaio policistico, malattie autoimmuni, malattie endocrinologiche, malattie del tessuto connettivo (sindrome di Sjorgreen e psoriasi) e modifiche del peso corporeo (severi dimagrimenti).

Alcune terapie farmacologiche possono avere un ruolo sulla comparsa o sul peggioramento dei sintomi da ipoestrogenismo*, come terapie per endometriosi, fibromatosi uterina, le terapie ormonali conseguenti al trattamento per patologie oncologiche e le terapie contraccettive.

Come affrontare l’ipoestrogenismo? 

Esistono numerose terapie per alleviare i sintomi dell’ipoestrogenismo, sarà lo specialista a individuare il percorso di cura più corretto in base al caso clinico. Tra i percorsi di cura, possiamo trovare modifiche nello stile di vita, terapie mediche ormonali, fitoestrogeniche o naturali se vi sono controindicazioni alle terapie ormonali, terapie locali (gel o creme a base di acido ialuronico, oppure vitamina E) e trattamenti locali specifici (trattamenti laser). 

Fonti:

AIGE (associazione italiana di ginecologia endocrinologica)

Ginecologia E Ostetricia
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