L’igiene personale è fondamentale perché contribuisce alla salute fisica e mentale e permette di prevenire alcune delle malattie infettive più diffuse, a partire da quelle respiratorie (come raffreddore, influenza) per le quali l’igiene delle mani è determinante.
Tuttavia, un “eccesso di igiene”, quando si parla di utilizzo di saponi aggressivi e di docce e bagni molto lunghi, con il tempo può indebolire le difese immunitarie della pelle e contribuire a causare problematiche dermatologiche.
Ne parliamo con la dottoressa Laura Colli, dermatologa di Humanitas Mater Domini.
La flora microbica: una protezione per la pelle
Quando ci laviamo, le molecole di sapone si aggregano e formano delle micelle che catturano i germi che, durante il risciacquo, vengono portati via con il sapone che li circonda. In questo modo si eliminano microrganismi pericolosi per la nostra salute, evitando l’insorgenza di malattie e infezioni. Tuttavia, alcune abitudini, per esempio quella di farsi la doccia quotidianamente, non sono necessariamente correlate a una maggiore salute dell’organismo, ma possono per esempio essere legate a una serie di convenzioni sociali. Anzi, lavarsi con detergenti particolarmente aggressivi o troppo a lungo, può provocare problematiche alla salute della pelle.
La cute, infatti, è caratterizzata da una flora microbica superficiale, in parte di natura genetica, in parte determinata dall’ambiente. La flora superficiale ha un’azione protettiva nei confronti della pelle, poiché risulta la prima barriera contro gli agenti esterni che aggrediscono il nostro organismo. Non solo, la flora microbica, incentiva anche l’azione dei linfociti T, cellule del sistema immunitario che stimolano la produzione di anticorpi.
Pelle: attenzione ai saponi e all’acqua troppo calda
Utilizzare saponi aggressivi e fare docce troppo lunghe, con acqua eccessivamente calda, può avere conseguenze sulla salute della flora superficiale, contribuendo ad alterare la barriera cutanea rendendo la pelle più soggetta a infezioni, infiammazioni e al peggioramento di condizioni cutanee già presenti. Particolare attenzione, da questo punto di vista, va prestata anche ai bambini molto piccoli: un “eccesso di igiene”, infatti, può provocare gradualmente una diminuzione della memoria immunitaria, cioè la capacità del sistema immunitario di intervenire quando viene attaccato da microrganismi contro cui è già intervenuto nei primi anni di vita.
Anche l’inquinamento, inoltre, può portare alterazioni molecolari che impediscono al sistema immunitario di riconoscere le sostanze con cui entra a contatto, favorendo allergie e manifestazioni cutanee. Una pelle secca e pruriginosa, allora, può essere anche un segnale e può suggerire una maggiore cura e attenzione.
Quale, allora, il compromesso? Il consiglio è quello di fare docce brevi, utilizzare detergenti che rispettano il pH della pelle, eudermici a pH 5.5, oleati o syndet e, a fine lavaggio, applicare sulla cute con creme idratanti ed emollienti. In presenza di rossori, bruciori o altri disturbi il consiglio è di rivolgersi allo specialista e programmare una visita dermatologica.