Indagine gold per la diagnosi del tumore del colon-retto, la colonscopia è un esame che può generare ansia a causa della sua invasività, modalità di preparazione ed esecuzione.
Ad affiancarsi all’esame tradizionale, però, esiste una tecnica radiologica non invasiva, che permette lo studio delle pareti del colon tramite ricostruzioni 3D dell’organo.
Colonscopia virtuale? Un esame non invasivo
A differenza della colonscopia tradizionale, quella virtuale viene eseguita sfruttando l’acquisizione di immagini TC (o TAC) a bassa dose di radiazioni.
Nel dettaglio l’esame prevede, previa preparazione intestinale, la somministrazione orale di un mezzo di contrasto che contiene iodio e la distensione del colon, per via rettale, con anidride carbonica. Per permettere alla soluzione di contrasto di evidenziare eventuali lesioni, nel corso dello studio viene chiesto al paziente di assumere diverse posizioni: dapprima supina e successivamente prona.
Le immagini acquisite nel corso dello studio, infine, vengono ricostruite tridimensionalmente grazie all’utilizzo di software dedicati che consentono al radiologo di navigare all’interno del colon, così da identificare eventuali alterazioni della normale anatomia o patologie quali masse tumorali, polipi intestinali, diverticoli.
Quali sono i vantaggi?
La colonscopia virtuale, oltre a richiedere una preparazione più semplice rispetto a quella tradizionale, evita l’inserimento della sonda per tutta la lunghezza del colon, risultando così un esame più tollerato e meno doloroso per il paziente.
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