“Il PRP, acronimo di Plasma ricco di piastrine, è il trattamento di origine odontoiatrica, poi esteso in Dermatologia e in Ortopedia, che consente di ottimizzare il processo di guarigione delle fratture, delle lesioni cartilaginee e di quelle muscolari”. Con queste parole la dottoressa Cristina Bonora, ortopedico di Humanitas Mater Domini, introduce il nuovo trattamento attualmente utilizzato in Ortopedia.
Ma cosa s’intende per PRP? A cosa serve il trattamento e come viene eseguito? Approfondiamo l’argomento.
Cosa si intende per PRP?
PRP è l’acronimo di Plasma Ricco di Piastrine e consiste in una terapia rigenerativa utilizzata sempre più spesso nelle patologie degenerative della cartilagine articolare. Sfrutta l’effetto dei fattori di crescita contenuti nelle piastrine (cellule presenti nel sangue), riparando così i tessuti in caso di danni, traumi o lesioni.
In Humanitas Mater Domini questo trattamento viene utilizzato in Ortopedia e in Dermatologia.
In quali casi si usa il PRP in ortopedia?
Il PRP è una terapia molto utile per curare:
- la patologia degenerativa iniziale (ad esempio condropatia) che interessa ginocchio, anca e spalla
- le tendinopatie e lesioni muscolari, soprattutto nel caso di incidenti in persone che praticano sport
- le patologie degenerative della cartilagine articolare (ad esempio tendinopatia della cuffia dei rotatori, epicondilite ed epitrocleite), un tessuto che, avendo una bassa capacità di auto-ripararsi, va incontro a lesioni di tipo traumatico o degenerativo.
Sempre più spesso, inoltre, il PRP viene scelto dagli specialisti per trattare l’artrosi. Attraverso il trattamento si verifica una rigenerazione della cartilagine che, nel tempo, produce collagene di tipo 3 utile a creare un tessuto che si connette e si integra con la cartilagine aumentandone l’elasticità e la permeabilità all’acqua. Ciò consente anche la regolazione della quantità di acqua presente nella cute, favorendo una migliore idratazione e sostenendo l’elasticità della cartilagine.
A questo si associano altri vantaggi per il paziente:
- Graduale riduzione e scomparsa del dolore
- Riduzione dell’infiammazione
- Miglioramento della mobilità dell’articolazione
Come viene eseguito il PRP?
Il PRP prevede alcuni passaggi fondamentali:
- Prelievo venoso
- Centrifugazione del sangue prelevato
- Separazione del plasma dal resto del sangue
- Ulteriore Centrifugazione, per portare in superficie il plasma ricco di piastrine
Al termine, il PRP può essere utilizzato in diversi modi:
- per via infiltrativa, con un’iniezione intra-articolare nel caso delle malattie della cartilagine. L’infiltrazione può essere effettuata con il supporto di un ecografo, per permettere una più precisa iniezione della sostanza.
- tramite iniezioni peri-tendinee o di tipo intra-lesionali, nel caso di tendinosi o tendiniti (ad esempio, il tendine di Achille).