Come i piccoli devono ancora imparare a camminare e a parlare, così i loro occhi devono imparare a vedere. Controllare la salute degli occhi fin dai primi mesi di vita, infatti, permette di individuare i problemi della vista, che non sempre si manifestano con un disturbo evidente.
Se queste anomalie sono individuate per tempo, possono essere curate e risolte.
Occhi dei bambini: i 10 campanelli di allarme
- Occhi deviati verso l’interno o l’esterno del naso (strabismo chiaramente visibile e permanente)
- Difficoltà del bambino ad afferrare gli oggetti che gli si porgono
- Scorretta postura della testa, tendenzialmente inclinata quando il bambino scrive o guarda la TV
- Fotofobia, ossia il fastidio alla luce naturale o artificiale
- Strofinamento continuo degli occhi
- Occhi rossi e/o ciglia con secrezione
- Mal di testa ricorrente, soprattutto dopo una prolungata applicazione per vicino (scuola, compiti, computer, video-giochi)
- Il bambino inciampa o cade spesso
- Lacrimazione associata a bruciore agli occhi o sensazione di corpo estraneo (tipo sabbia)
- Il bambino chiude un occhio per fissare un oggetto o guardare la TV
Se vi accorgete di uno o più di questi sintomi, il consiglio è quello di parlarne con il proprio pediatra e programmare una visita oculistica pediatrica.
L’importanza dei controlli
L’Associazione Internazionale per la Riabilitazione Visiva dell’Infanzia (AIERV) suggerisce il seguente calendario di osservazione del bambino, sia nato a termine che in assenza di disturbi:
- Prima visita: 6 mesi
- Al compimento dell’anno
- Al momento dell’ingresso alla scuola materna e primaria (3 e 6 anni)
- Visite periodiche ogni 1-2 anni, secondo l’indicazione dell’oculista curante.
Ulteriori approfondimenti? Consulta l’Ambulatorio di Oftalmologia Pediatrica di Humanitas Mater Domini.