Uno tra i più ignorati e sottovalutati problemi: questo è come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito la sindrome dell’occhio secco.
“Problema molto diffuso, colpisce soprattutto le donne: circa il 50% delle over 45 e fino al 90% di quelle in menopausa”, spiega la dottoressa Monica Ragazzini, oculista di Humanitas Mater Domini, Humanitas Medical Care Busto Arsizio e Lainate.
Sì, esistono controindicazioni
Come emerge da uno studio condotto dalla società scientifica, “Tear Film & Ocular Surface Society” (Tfos), l’uso di cosmetici per il viso e per gli occhi sono da considerare come fattori di rischio per la sindrome dell’occhio secco.
Le particelle dei prodotti utilizzati durante il trucco, infatti, possono spostarsi sulla superficie oculare, alterando il delicato film lacrimale, favorendone una più rapida evaporazione e contribuendo così ad aumentare la secchezza oculare. Il trucco contamina le lacrime più velocemente e in maggiore quantità, quando viene applicato sulla rima interna della palpebra. Infatti, solo dopo 5 minuti è possibile trovare già circa il 15-30% dell’eyeliner applicato in questa zona così sensibile, sulla superficie dell’occhio. Inoltre, le sostanze che lo compongono (cere, siliconi ed olii ), utili per fare aderire il trucco alla pelle il più a lungo possibile, quando finiscono nell’occhio possono provocare arrossamenti e facilitare l’ingresso di batteri, favorendo così l’insorgenza di infezioni e reazioni allergiche.
Anche i retinoidi, comunemente contenuti nelle creme anti-età e in quelle per il contorno occhi, possono alterare la funzione delle ghiandole di Meibomio, il cui compito è proprio quello di produrre la parte lipidica del film lacrimale che ha la funzione di ritardare l’evaporazione dello strato acquoso sottostante, aumentare la tensione superficiale favorendone la stabilità, impedire la fuoriuscita delle lacrime dai margini palpebrali e mantenere l’idratazione durante le ore di sonno.
Ma non solo: i ricercatori hanno dimostrato come, dopo tre mesi di utilizzo, sul 30% degli spazzolini per il mascara si accumulino sebo, cellule morte, acari e batteri in grado di contaminare il prodotto e aumentare i rischi di sindrome dell’occhio secco.
Gli studiosi hanno messo in evidenza anche la potenziale capacità irritativa del mascara e dei cosmetici in generale, anche in virtù della presenza di alcuni conservanti impiegati che risultano essere molto aggressivi per le lacrime stesse, alterandone il pH e la composizione.
Come prevenire fastidiosi inconvenienti?
Ecco alcune semplici regole da osservare:
- Lavare sempre le mani prima di avvicinarle agli occhi
- Applicare le lenti a contatto prima del make up e toglierle prima di struccarsi
- Evitare che la crema per il viso ed il siero per il contorno occhi vadano in vicinanza degli occhi
- Evitare l’applicazione di cosmetici nell’occhio arrossato e nel bordo interno delle palpebre per non occludere i dotti sebacei;
- Pulire regolarmente tutti i pennelli per il trucco;
- Preferire cosmetici in crema o i matite e ombretti per occhi sensibili
- Usare matite morbide, che non irritino la palpebra durante l’applicazione
- Evitare di utilizzare i prodotti dopo la data di scadenza, e comunque sostituire i mascara e le matite occhi ogni tre mesi
- Acquistare sempre cosmetici di buona qualità
- Leggere l’etichetta ingredienti (INCI) di ciascun prodotto: i cosmetici ricchi di siliconi, parabeni e petrolati dovrebbero essere evitati in favore di prodotti a base di elementi naturali
- Struccarsi sempre prima di coricarsi, utilizzando un detergente delicato specifico per gli occhi
- Utilizzare lacrime artificiali, prive di conservanti, durante la giornata, per idratare e proteggere la superficie oculare.
Non bisogna sottovalutare i campanelli d’allarme: in caso di occhi rossi o irritati, è sempre consigliato rivolgersi all’oculista.
Scopri il trattamento specifico per la sindrome dell’occhio secco presente in Humanitas Mater Domini
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