Silente e nascosta, l’osteoporosi è una patologia dell’apparato scheletrico, che spesso si manifesta solo dopo una frattura. Oltre ad essere una delle principali cause di disabilità motoria e perdita di autonomia negli anziani, si stima che a soffrirne in Italia siano circa 5 milioni di persone. Sfatiamo alcuni falsi miti legati a questa patologia con il dottor Alberto Stefano Tresoldi, endocrinologo di Humanitas Mater Domini, Humanitas Medical Care Arese e collaboratore del Centro di Ricerca, Diagnosi e Cura delle Malattie Osteometaboliche dell’Istituto Clinico Humanitas.
L’osteoporosi si presenta solo con il sopraggiungere della vecchiaia
Falso
Seppur sia vero che si tratta di un malattia che si manifesta prevalentemente con l’avanzare dell’età, esistono forme più rare di osteoporosi che possono colpire anche i giovani. Queste sono frequentemente di natura secondaria, ossia legate all’uso di farmaci con effetti negativi per le ossa o a patologie croniche che possono danneggiare lo scheletro.
Osteoporosi: una patologia solo femminile!
Falso
Anche se in numero inferiore, l’osteoporosi è una patologia che colpisce anche gli uomini. Infatti, per questo sesso, è stimato che la patologia colpisca circa 1 milione di soggetti in Italia, di cui il 50-80% dei casi è legato a forme secondarie di osteoporosi. Un numero dunque alto.
Erroneamente si associa spesso l’osteoporosi solamente alla sfera femminile. Questo perché la donna è maggiormente predisposta alla patologia: oltre ad avere un picco di massa ossea inferiore rispetto agli uomini, infatti, con la menopausa ed il conseguente calo dei livelli estrogenici, si trova ad affrontare una rapida perdita di sostanza ossea ed un conseguente aumento del rischio di frattura.
Bisogna rivolgersi all’endocrinologo solo in caso di osteoporosi causata da disturbi endocrinologici?
Falso
L’endocrinologo è lo specialista che si occupa del trattamento dell’osteoporosi in tutte le sue forme, sia quella “primitiva” (che colpisce gli anziani e le donne in post-menopausa) che “secondaria”. Non solo, dunque, per la patologia causata da disturbi endocrinologici.
Visita endocrinologica: il primo step per il trattamento della patologia!
La visita con l’endocrinologo è un consulto dettagliato ed approfondito, che parte dal colloquio con il paziente per identificare i possibili fattori di rischio (fumo e abuso di alcool, alterazioni del ciclo mestruale, carente assunzione di calcio, insufficiente esposizione solare, etc.). Durante il consulto, lo specialista:
- identifica o esclude possibili segni di osteoporosi secondaria (es. segni o sintomi di ipertiroidismo, storia di calcoli renali, etc.).
- visiona il referto della MOC
- richiede esami specifici (sangue, urine, radiografia della colonna vertebrale), così da poter inquadrare il rischio di fratture e la necessità di eventuale terapia.