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Pasto sotto l’ombrellone: il gelato può essere un’alternativa?

Un pasto equilibrato deve apportare tutte le categorie di macronutrienti e di micronutrienti specialmente durante la stagione più calda. Un pasto corretto, quindi, potrebbe essere rappresentato da un piatto di pasta fredda o di riso conditi con verdure crude, olio extravergine d’oliva, pezzettini di formaggi caprini (tipo feta), o tonno in scatola e per finire il pasto un frutto di stagione. In questo modo abbiamo fornito all’organismo carboidrati, proteine e lipidi ma anche vitamine e minerali grazie alle verdure e alla frutta di fine pasto.

Il gelato, sia a livello calorico sia a livello bromatologico, non può essere considerato sostitutivo di un pasto. Scopriamo insieme il perché analizzando la sua composizione.

“Per essere sano ed equilibrato, un pasto deve apportare carboidrati, proteine, lipidi, fibre, vitamine e minerali. Un gelato, sia alla frutta sia alla crema, non apporta tutti questi macro e micronutrienti, in quanto manca di fibra, che viene fornita dalle verdure, dagli ortaggi e dalla frutta, e di vitamine e minerali. Tuttavia, a seconda del tipo di gelato che scegliamo, ogni tanto può essere inserito in una dieta sana ed equilibrata. Dunque, se vogliamo pranzare con un gelato la scelta migliore sarà un cono con un gelato con una crema come può essere la nocciola oppure il cioccolato, perchè in questo modo garantiamo all’organismo carboidrati, proteine e lipidi senza provocare un innalzamento repentino della glicemia, come succede invece se con un gusto alla frutta”, spiega la dottoressa Elisabetta Macorsini, Biologa nutrizionista di Humanitas Mater Domini e dei centri medici Humanitas Medical Care. 

Tuttavia,  poiché i carboidrati forniti da un gelato sono principalmente zuccheri, ovvero carboidrati semplici (non paragonabili a quelli forniti dal pane o dalla pasta) e i lipidi sono quelli saturi forniti in genere dal latte, è necessario per la cena bilanciare l’apporto di zuccheri forniti in quel giorno. Dunque, sarà importante fare un pasto completo costituito da:

  • un primo piatto: ad esempio riso, pasta, orzo, farro
  • un secondo: preferibilmente pesce o carne bianca. Da evitare formaggi, salumi e uova perché apporterebbero un quantitativo di lipidi saturi che, se non calcolato in maniera personalizzata, potrebbero essere in eccesso rispetto ai fabbisogni quotidiani
  • contorno di verdure, per l’apporto fondamentale della fibra. 

Il condimento da preferire è l’olio d’oliva, lipide monoinsaturo di cui l’organismo necessita quotidianamente. È chiaro che per ogni persona le quantità sono differenti in base alle esigenze e ai fabbisogni specifici.

Infine,  è bene precisare che ogni persona ha un fabbisogno di energia e di nutrienti specifico che dipendono dall’età, dal sesso, dallo stile di vita, dal metabolismo basale, dal fabbisogno energetico, dal modo in cui vegnono assorbiti i nutrienti e da altri fattori che rendono necessario per ogni persona un approccio personalizzato. Quindi, se è vero che questi alimenti hanno le suddette proprietà, è indispensabile che ogni persona abbia una dieta personalizzata in base alle proprie esigenze e ai propri fabbisogni.

L’elenco degli alimenti è una guida generale per porre l’attenzione su ciò è possibile prediligere o è meglio evitare, non va inteso come sostituto di prescrizione soggettiva che possa andare bene per qualsiasi persona.

Biologa Nutrizionista

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