A causa di eritemi solari, scottature e esposizioni al sole senza protezione possono presentarsi da un momento all’altro macchie e chiazze sulla pelle che prima non avevamo mai notato.
Le lesioni che devono insospettire sono quelle che rispondono alla regola del “brutto anatroccolo”, ossia quelle che si rendono evidenti rispetto alle altre perché diverse o inusuali. In particolare, è sempre valida la regola “ABCDE” dell’Alfabeto dei nei (Asimmetria, Bordi irregolari, Colore variegato, Dimensioni maggiori di 6 millimetri, Evoluzione nel giro di settimane o mesi), acronimo che evidenzia le caratteristiche proprie delle formazioni sospette.
“Può essere possibile che la nostra pelle, spesso sottovalutata rispetto agli altri parti del corpo, sviluppi dei piccoli tumori che se trattati tempestivamente, con l’asportazione chirurgica o con terapie farmacologiche o di altro genere, si possono risolvere. Se trascurati per noncuranza o paura possono, invece, diventare anche pericolosi”, spiega la dottoressa Laura Maria Luisa Colli, specialista in Dermatologia e Venereologia di Humanitas Mater Domini, Humanitas Medical Care Arese e Lainate.
Rinfreschiamo l’Alfabeto!
Se sulla pelle si nota una lesione con una o più delle caratteristiche dell’ABCDE, è consigliata una visita dermatologica. Sulla pelle, infatti, non esistono solo i nevi (nei), ma anche macchie, chiazze, papule (lezioni cutanee inferiori a 1cm) e noduli che solo un occhio esperto può discriminare e valutare.
“Controllo nevi”, in cosa consiste?
“Erroneamente e comunemente chiamato “mappatura”, l’esame eseguito alla visita è il “controllo dei nevi”. Indolore e rilassante, l’esame prevede che lo specialista valuti tutta la nostra pelle in desabillè. Le lesioni saranno visionate ad occhio nudo e subito dopo con il supporto del dermatoscopio, piccolo strumento portatile simile ad una lente luminosa, indispensabile per la valutazione microscopica delle singole lesioni. Per ispezionare anche la consistenza e la superficie le lesioni potranno anche essere toccate. Se il dermatologo lo riterrà opportuno, potrà proporre al paziente la videodermatoscopia digitale computerizzata, che consiste nel fotografare le parti del corpo e le macchie presenti per seguirne nel tempo l’evoluzione e documentarne l’aspetto prima del trattamento farmacologico o chirurgico”, spiega la specialista.
4 consigli per presentarsi preparati alla visita dermatologica
- La pelle deve essere il più chiara possibile, senza abbronzatura, pulita e senza cosmetici come make up e creme idratanti. Occorre però precisare che, se notiamo una lesione sospetta, è meglio farla vedere al più presto, indipendentemente dall’abbronzatura
- Le unghie dovranno essere libere da smalto e ricostruzioni, perché il dermatologo valuterà il loro stato di salute e l’eventuale presenza di lesioni sospette
- I capelli devono essere lavati e senza acconciature difficili da sciogliere, perché anche il cuoio capelluto dovrà essere indagato
- Meglio presentarsi con vestiti comodi, per facilitare lo svestirsi e rivestirsi
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Informazioni utili
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