Quello al seno è il tumore più diffuso tra le donne. Tempestività̀ e diagnosi precoce sono importanti alleate per “batterlo sul tempo”, portando alla guarigione un numero sempre maggiore di pazienti.
In ambito di prevenzione senologica, quanto è importante la tecnologia?
“Per prevenire è importante sottoporsi ad esami di screening per individuare, in modo precoce, l’eventuale presenza di un tumore al seno. La mammografia in 3D, permette di analizzare in profondità il tessuto, mostrando eventuali noduli maligni più piccoli, che con la mammografia bidimensionale non sarebbero stati visibili”, spiega la dottoressa Stefania Formenti, specialista in Radiodiagnostica e Capo Sezione della Radiologia Senologica di Humanitas Mater Domini.
Mammografia digitale con tomosintesi: cos’è?
È una tecnica mammografica che permette di acquisire immagini del seno diviso in strati da 1 mm e in tre dimensioni grazie all’oscillazione (lungo un arco di 15/20°) di un tubo radiogeno. Le immagini sono poi ricostruite tridimensionalmente al computer e interpretate dallo specialista, che può studiare ogni strato del seno, in modo più accurato e con immagini complete e dettagliate.
E’ indicata per tutte le donne: i maggiori benefici si riscontrano nello studio delle mammelle dense, ricche di tessuto ghiandolare all’interno, tipiche delle giovani donne, alle quali è possibile diagnosticare lesioni sempre più piccole.
Mammografia digitale con tomosintesi : quali i vantaggi?
- Aumento del 41% nel rilevamento di lesioni invasive al seno
- Diminuzione fino al 40% dei richiami dei “falsi positivi”
- Migliore valutazione, rispetto alla mammografia classica, anche del seno denso tipico della donna giovane. Questo garantisce una migliore capacità di individuare lesioni di piccole dimensioni
- Riduzione degli esami di II° e III° livello (ago-aspirati, biopsie, mammo-RM) che impattano sensibilmente sul carico di ansia e apprensione delle pazienti
- Più agevole identificazione delle lesioni espansive, con migliore definizione della loro forma e contorni, nonché dell’ampiezza e dell’architettura delle distorsioni parenchimali
Quando è consigliato eseguire l’esame?
“Utile per diagnosticare precocemente la maggior parte dei tumori in fase inziale, secondo le attuali indicazioni internazionali, deve essere eseguita ogni anno a partire dai 40 anni. In casi selezionati, se esiste una famigliarità nota importante di tumore al seno, sarebbe opportuno anticipare sia gli esami che la visita senologica”, precisa il dottor Luca Crespi, Responsabile del Servizio di Diagnostica per Immagini di Humanitas Mater Domini.