La prostatite è un’infiammazione della prostata, ghiandola dell’apparato genitale maschile deputata alla produzione di parte del liquido seminale, composta da tessuto muscolare e fibroso. In caso di sintomi che fanno sospettare la presenza di prostatite, è opportuno rivolgersi all’urologo.
Approfondiamo l’argomento con l’équipe di urologia di Humanitas Mater Domini.
Prostatite, quali sono i sintomi?
I sintomi della prostatite possono manifestarsi singolarmente o in contemporanea. I principali sono:
- dolore sovrapubico e al pene;
- dolore alla zona lombare della schiena;
- dolore ai testicoli e all’ano;
- dolore e bruciore quando si urina;
- disfunzione erettile;
- eiaculazione dolorosa;
- eiaculazione precoce;
- urgenza e aumento della frequenza della minzione;
Alcuni sintomi possono essere analoghi a quelli che si manifestano con la cistite. Ecco perché la visita specialistica è fondamentale per distinguere le due patologie.
In caso di prostatite cronica, la più comune, il sintomo più tipico è il dolore sia al pene, ai testicoli e all’ano, sia alla schiena. La prostatite batterica acuta, invece, causa febbre, nausea, vomito, bruciore e difficoltà alla minzione, nonché talvolta anche presenza di sangue nel liquido seminale.
Esiste anche la prostatite in forma asintomatica, cioè senza alcun sintomo e, quindi, rilevabile attraverso la presenza di globuli bianchi nello sperma.
Prostatite, le cause
Problematiche intestinali, dieta poco equilibrata, stress psico-fisico, abitudini sessuali e abitudini minzionali, possono causare l’infiammazione alla base della prostatite, che deriva dai batteri abitualmente presenti nella flora intestinale, che migrano verso le vie seminali.
Per via di questa molteplicità di cause, è fondamentale fare riferimento allo specialista e intraprendere un adeguato percorso di diagnosi per poter intervenire sul disturbo alla base dell’infiammazione.
Una volta ascoltati i sintomi del paziente, infatti, lo specialista indicherà gli esami a cui è necessario sottoporsi per completare la diagnosi e che abitualmente comprendono la spermiocoltura e l’esame delle urine.
La cura della prostatite
La prostatite prevede un trattamento farmacologico della durata variabile di 4 oppure 6 settimane.
Importante anche la prevenzione: prestare attenzione, quindi, al proprio stile di vita, dall’alimentazione, equilibrata e ricca di fibre, all’attività fisica, da praticare in modo costante e adeguato alle proprie condizioni fisiche, fino anche all’igiene intima.