L’estate è un’occasione per praticare attività all’aperto, immersi nella natura oppure in acqua. Ma quali sono le alternative tra cui scegliere e quali i loro benefici? Ne parliamo con Patricio Spallarossa, fisioterapista di Humanitas Mater Domini.
- Pattinaggio. Lo sport estivo da provare in città è il pattinaggio. Parchi e piste ciclabili sono il luogo perfetto per dedicarsi ai rollerblade e lavorare sui muscoli delle gambe, soprattutto dedicato a interno ed esterno coscia. Anche l’equilibrio richiesto durante il pattinaggio lo rende un ottimo esercizio per allenare la postura eretta
- Surf. Allenamento utile per l’addome e l’equilibrio. E’ uno sport estivo molto tecnico, che richiede uno sforzo dell’intero corpo: braccia per remare, gambe per mantenere l’equilibrio e, in aggiunta, lo sforzo necessario per raggiungere le onde e cavalcarle.
- Trekking. Camminare nella natura è un’attività perfetta per rilassarsi e allontanare la mente completamente. Ecco perché dedicare del tempo al trekking in montagna è tra gli sport estivi ideali per distogliere la mente dal pensiero della vita di tutti i giorni. Lo sforzo principale è a carico dei muscoli delle gambe. La salita e la camminata in pendenza sono esercizi utili per allenare i glutei, mentre i percorsi in discesa stimolano i quadricipiti
- Ciclismo. La bicicletta è consigliata per bruciare calorie in eccesso attraverso un’attività ad alta intensità. È principalmente un allenamento cardio a cui si somma lo sforzo muscolare dato dalla pedalata, specialmente in salita
Sport estivi: quale la novità dell’anno?
È possibile mettere alla prova il proprio equilibrio con lo Stand Up Paddle (o SUP): uno sport in cui si sta in piedi su una tavola e per spostarsi si usa una pagaia (una sorta di remo). A metà tra surf e canoa, lo stand up paddle è lo sport da provare per passeggiare sulle acque del lago o del mare. Quali sono i benefici di questo sport?
“Per rimanere in equilibrio sulla tavola è necessario utilizzare il core, cioè i muscoli dell’addome e della schiena, fondamentali per mantenere l’equilibrio. Non solo, le braccia che muovono il remo vengono sollecitate e allenate e, la leggera torsione necessaria per pagaiare, stimola anche i muscoli obliqui dell’addome”, spiega Patricio Spallarossa, fisioterapista dell’ospedale.