Comunemente associato all’ansia, il nodo in gola è una sensazione di un corpo estraneo, spesso dovuto al reflusso gastro-esofageo. Ne parliamo con il dottor Benedetto Mangiavillano, responsabile della Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Humanitas Mater Domini.
Nodo in gola causa del reflusso: quali i sintomi associati?
- Bruciore retrosternale (infiammazione posteriore allo sterno).
- Dolore intercostale
- Muco in gola
- Tachicardia dopo i pasti o sensazione di fame d’aria
- Tosse secca
Quali i trattamenti?
Per il nodo in gola da reflusso gastro-esofageo si consiglia una terapia farmacologica per ridurre l’acidità dei succhi gastrici, previa valutazione del proprio specialista.
Quando è consigliata una visita gastroenterologica?
Se i sintomi non regrediscono entro 2 settimane dall’inizio della terapia farmacologica oppure se il disturbo è associato a campanelli d’allarme, come la perdita di peso o la disfagia (sensazione di cibo che si blocca in esofago).
Il disturbo può essere influenzato dal cambio stagione?
Il reflusso gastro-esofageo può peggiorare con il cambio stagione, sia durante il passaggio inverno-primavera che estate-autunno.
“La patologia è associata anche allo stile di vita (sedentario piuttosto che dinamic)o e all’alimentazione. Alimenti come pomodori, kiwi, agrumi, caffè consumati a digiuno, oppure liquirizia, cioccolato, menta, vino bianco fermo e mosso, superalcolici, bevande gasate e thé, possono peggiorarne i sintomi. Uno stile di vita dinamico ed una corretta alimentazione, quindi, sono un alleato per evitarne l’insorgenza”, conclude lo specialista.
Informazioni utili
La visita gastroenterologica è erogata in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale e in regime privato.
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