È paragonabile ad un rumore simile ad un fruscio che viene percepito dal medico durante una visita cardiologica quando si ascolta l’attività cardiaca con il fonendoscopio. Parliamo del soffio cardiaco, un segno clinico molto comune in adulti e anche in bambini in salute.
Di cosa si tratta e, soprattutto, che significato ha? Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Cecilia Fantoni, cardiologa e Capo sezione del Laboratorio di Emodinamica di Humanitas Mater Domini e specialista all’interno del percorso cardiovascolare del servizio My Check Up.
Soffio cardiaco: di cosa si tratta?
Il sangue che scorre nel cuore è solitamente silenzioso e quasi non viene percepito dal medico durante l’ascolto dell’attività cardiaca. In presenza di un soffio cardiaco, invece, si riscontra un rumore anomalo simile ad un fruscio, che è causato da una turbolenza del flusso sanguigno attraverso il cuore e le sue valvole che, però, non sempre corrisponde ad una patologia.
“Il soffio cardiaco è patologico quando è causato da un’alterazione organica delle strutture cardiache, quasi sempre un malfunzionamento delle valvole cardiache che possono non aprirsi bene (stenosi valvolari) oppure non chiudersi bene (insufficienze valvolari). In assenza di alterazioni anatomiche cardiache, invece, il soffio è detto ‘innocente’ cioè provocato dall’elevata velocità di scorrimento del sangue all’interno delle strutture cardiache. Solitamente questo tipo di soffio è tipico dei bambini”, spiega la dottoressa Fantoni.
Il soffio cardiaco può essere presente sin dalla nascita, in questo caso si parla di soffio congenito, oppure può comparire durante l’età dello sviluppo o in età adulta, soffio acquisito.
Soffio cardiaco innocente: quando può manifestarsi?
Il soffio cardiaco innocente si può manifestare:
- Durante l’infanzia
- Nelle persone anemiche
- In presenza di febbre o malattie infettive
- In gravidanza
- In presenza di ipertiroidismo
- In caso di eccessiva magrezza
- In caso di abuso di sostanze stupefacenti
Il soffio innocente del bambino è spesso presente sin dalla nascita (soffio congenito): non provoca alcun disturbo e spesso scompare con la crescita, quando il circolo del sangue nel cuore diventa meno turbolento.
Il soffio innocente acquisito, invece, compare durante l’infanzia o l’età adulta, a causa di problematiche spesso transitorie (come l’anemia oppure l’ipertiroidismo) che accelerano la velocità del circolo sanguigno. Questi soffi spesso scompaiono con la risoluzione del disturbo che lo ha provocato.
Soffio cardiaco patologico: quali sono i sintomi?
I soffi patologici, detti anche organici, sono causati da un’alterazione patologica di una struttura cardiaca, solitamente una valvola cardiaca che non si apre o non si chiude bene. Le valvole non si aprono bene quando diventano rigide a causa dell’avanzare dell’età o quando sono morfologicamente alterate sin dalla nascita: in questo caso si parla di stenosi valvolari. Si parla invece di insufficienza valvolare quando le valvole non si chiudono bene; anche l’insufficienza può essere congenita od acquisita.
I soffi patologici spesso si associano alla comparsa di sintomi che solitamente tendono a peggiorare nel tempo. I sintomi più comuni sono:
- Mancanza di respiro per sforzi prima meglio tollerati
- Mancanza di respiro in posizione sdraiata
- Oppressione toracica durante sforzo
- Sensazione di spossatezza e affaticamento
- Palpitazioni
- Episodi di perdita di coscienza
In caso di comparsa di uno di questi sintomi, sia in età giovanile che in età adulta, è bene consultare il proprio medico che potrebbe prescrivere una visita cardiologica con ecocardio-color Doppler, un esame non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per esplorare la funzione di pompa cardiaca e la funzionalità delle valvole.