Possiamo chiamarlo “mal di primavera”, quell’insieme di sensazioni di stanchezza, spossatezza e sonnolenza che caratterizza i mesi primaverili in cui, complice il cambio di stagione e il passaggio dall’ora solare all’ora legale, il corpo deve adattarsi a nuovi ritmi.
Non si tratta di un disturbo grave e di solito si risolve naturalmente con il passare delle settimane. Tuttavia, vi sono persone che in questo periodo fanno fatica ad adattarsi ai nuovi ritmi e, a causa della stanchezza, degli sbalzi d’umore e della difficoltà a concentrarsi, riscontrano problemi nello svolgimento delle attività quotidiane. I disturbi del sonno che insorgono nei mesi primaverili, infatti, sono spesso accompagnati da invalidanti mal di testa, in particolare nelle ore successive al risveglio e provocano sonnolenza per il resto della giornata.
Ne parliamo con il dottor Vincenzo Tullo, neurologo di Humanitas Mater Domini.
Quali sono le cause dei disturbi del sonno in primavera?
Nei mesi primaverili il clima si modifica e questi cambiamenti hanno delle conseguenze anche sul nostro organismo. I cambi di stagione, infatti, influiscono sul sonno e sul tono dell’umore e il problema si accentua quando ci riferiamo a persone che stanno già attraversando un momento di stress psicofisico particolare. Un sonno disturbato si ripercuote infatti sia sul benessere mentale e fisico, sia sulle capacità di relazione e sulla concentrazione in ambito lavorativo o scolastico.
Nelle persone che hanno disturbi d’insonnia, con il passaggio all’ora legale il problema potrebbe accentuarsi, con conseguenze sulla stanchezza percepita durante il giorno. L’allungamento delle giornate e delle ore di luce, infatti, può alterare la produzione della melatonina, l’ormone che regola il ciclo-sonno veglia e viene prodotto soprattutto tra le 2 e le 4 del mattino. Queste alterazioni provocano quella che definiamo insonnia iniziale, ossia la fatica di addormentarsi, oppure l’insonnia tardiva, che provoca risvegli a più riprese nel corso della notte.
Stanchezza primaverile: i sintomi
Il principale sintomo provocato dagli sbalzi climatici tipici della primavera è l’insonnia, che, come abbiamo detto, è causata in particolare da alterazioni nella produzione di melatonina. La carenza di sonno notturno, poi, provoca ulteriori sintomi, tra cui:
- Mal di testa
- Stanchezza e spossatezza durante il giorno
- Sbalzi d’umore
- Ansia
- Difficoltà a concentrarsi
Stanchezza e sonno in primavera: i rimedi
Il primo e fondamentale passaggio per far fronte alla stanchezza primaverile è mettere in atto delle accortezze che possano contenere l’insonnia, andando a influenzare positivamente la produzione di melatonina.
Per favorire un sonno ristoratore, dunque, si dovrebbe andare a letto e svegliarsi sempre alle stesse ore, anche nei giorni di vacanza, e dormire in una stanza ben arieggiata, buia e priva di rumori. Di aiuto, per regolarizzare il ritmo sonno veglia, anche evitare l’assunzione di alcolici, caffeina e nicotina soprattutto 6-7 ore prima di dormire. Inoltre, chi mangia in modo poco equilibrato, con cene che prevedono pasti particolarmente grassi e pesanti, potrebbe avere un riposo notturno più disturbato. Per questo è consigliabile mantenere una dieta equilibrata e, soprattutto la sera preferire piatti facilmente digeribili da consumare entro le 20-21. Sono diversi i cibi che ci aiutano a rilassare tra cui: pasta, riso, pane, orzo, lattuga, zucca, radicchio, cavolo, formaggi freschi, yogurt, uova bollite, pesce fresco, mandorle, noci. Nello specifico la pasta, il riso, l’orzo, i formaggi, il pesce contengono un aminoacido, il triptofano che favorisce la sintesi della serotonina che è un neuromediatore fondamentale per il benessere, il rilassamento ed il sonno profondo. L’attività fisica durante il giorno può aiutare ad arrivare a sera più stanchi, ma è sconsigliato praticare sport nelle 3-4 ore precedenti il sonno.
In caso di carenze, si può ricorrere anche a integratori che aiutino a ripristinare i giusti livelli di melatonina, nonché ad integratori che diano un apporto adeguato di tutte le vitamine, i sali minerali, gli aminoacidi e le sostanze necessarie per il corretto funzionamento dell’organismo. Infine tisane alla camomilla, biancospino, tiglio, valeriana, menta possono favorire il rilassamento e il sonno.